Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
Costruttori di castelli 21 spazio costante su quei piccoli indici di gradimento dell'immaginario collet– tivo che sono le cartoline illustrate 7 . A dispetto dell'attenzione dedicatagli anche sul piano della ricerca fin dagli ultimi decenni del XIX secolo, dai d'Andrade, Avondo, Nigra e poi an– cora almeno a livello di divulgazione dai Frutaz, Boson, Brocherel, Berton, Bernardi, Zanotto, i castelli valdostani sono pero un soggetto di analisi tut– t'altro che esaurito. Nonostante le più correnti pubblicazioni divulgative continuino a pro– porre più o meno sempre gli stessi dati, riassunti nella maniera più efficace proprio da Zanotto ormai più di un quarto di secolo fa, i nostri livelli ogget– tivi di conoscenza al riguardo sono molto mutati e cresciuti in questi ultimi due decenni. 8 Il primo settore ad aver già fornito dati nuovi di assoluto rilievo è quello della ricerca documentaria. Qui moiti materiali sono già stati pubblicati, anche se spesso occasional– mente e in maniera disaggregata. Questo lavoro si pone - tra gli altri - l'ob– biettivo di raccoglierli e organizzarli secondo parametri sistematici e di renderli pubblici là dove ancora inediti. Il primo edificio interessato da queste scoperte è uno dei parenti poveri della castellologia valdostana: il torrione di Néran a Châtillon. Solitamente trascurato dai più e citato solo nelle ricerche più specializzate, era fino ad ora una sorta di trovatello sulle cui origini storiche e feudali si ignorava pratica– mente tutto. 7 Liconografia tradizionale dei castelli è ampiamente illustrata in PEYROT A. La val– lée d'Aoste au ji/ des siècles, Torino 1972 e in PEYROT A. (MALVEZZI P. / NOUSSAN E.) lm– magini della Vtzlle d'Aosta nei secoli, Torino 1983. Per quanta riguarda l'iconografia forografica delle origini v. PROLA D. (a cura di) La Valle d'Aosta si affaccia al nuovo secolo. Archivi A/inari 1892-1930, Firenze 1979 e WILLIEN R. Vieille Vallée, (5 volumi) lvrea 1977-78. Quesro seconda setrore è sicuramente ancora tutto da indagare, ma anche il primo riserva ancora novità e curiose trouvailles. Tra le scoperte più recenti alcuni disegni di Turner in HILL D. joseph Ma/lord William Turner. Le Mont-Blanc et la Vallée d'Aoste, ca– talogo della mostra, Aosta 2000 e, rra gli inediti, una fantasiosa vedura del casteUo di Quart di un anonimo di metà Ottocento e una bella veduta del castello di Nus di Cockburn acquistata di recente dall'amministrazione regionale. 8 Questa introduzione è la rielabolazione aggiornata di un breve saggio scritto nel– l'aurunno del 1998 per un numero della rivista "Sroria delle Alpi- Gesichte des Alpens": ORLANDONI B. Castelli: frammenti per una storia dell'architettura tardomedievale in Vtzlle d'Aosta, in Voisins? Vallée d'Aoste et Valais, "Histoire des Alpes, Sroria delle Alpi, Geschi– chte der Alpen", 4, 1999. Sulla castellologia valdostana classica v. ZANOTTO A. Castelli valdostani, Aosta 1975 (e bibliografia relativa).
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