Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

Costruttori di castelli 239 Gli unici tre artigiani che paiono distribuire equamente le !oro presenze su entrambi i fronti dei lavori sono Johannes de Exerto, Johannes de Cire– sia e Jaqueminus Maeyn. Tutti e tre, su entrambi i cantieri, sembrano pero aver rivestito ruoli secondari e l'ultimo, in particolare, è presente al verziere solo col suo bue per caricare le pierre estratte e portarle al cantiere del ca– stello: era quindi probabilmente stato ingaggiato per questo secondo cantiere e la sua presenza al viridarium doveva essere funzionale alle esigenze del ca– strum. Significativo, infine, il fatto che alcuni personaggi che d'!-i computa risul– tano aver giocato ruoli determinanti siano sempre solo presen~i in uno dei due settori. Il discorso vale soprattutto per i due magistri lathomi Sadono de Ver– soya e Janinus, ma anche per Johannes Bove, verosimilmente lathomus e mu– ratore, che lavora solo alla torre del rivellino, ali'altro lathomus Petrus Lo Cyer, al carpentiere Johannes Bagnyes. Per contro, se andiamo a vedere l'entità dei pagamenti, al verziere sem– bra aver svolto un ruolo centrale Anthonio "dicrus Malliot". "Pro factura et re– paratione lapidum viridarii" Malliot percepisce un compenso di ben 128libre e 10 soldi 599 , quando Vibon e Comol perle !oro ~40 tese di muro venivano pagati solo 22libbré 00 • È, quest'ultimo, un dato di estremo interesse anche se confrontato con il pagamento di 16 libbre e 6 soldi versato a Johannes Bove "per la fattura di 23 tese e mezzo di muro" 601 • Evidentemente le 23 tese di muro costruite da quest'ultimo- quasi sicuramente all'imerno del castello, anche se non sappiamo con precisione dove - dovevano essere dalle cinque alle sei volte più grandi delle 140 tese del muro costruito da Vibon e Comol al verziere. ln via del tutto ipotetica possiamo immaginare che fissate rispetti– vamente in 23 e 140 tese le lunghezze dei due muri quello costruito da Jo– hannes Bove fosse tre volte più alto e spesso il doppio, - o qualcosa del genere - di quello costruito da Vibon e Comol. Per contro la "factura et reparatione lapidum" pagata a cosl caro prezzo a Malliot potrebbe essere giustificata pensando ad un vero e proprio lavoro di taglio della pietra. ln altri termini Malliot avrebbe approntato tutti i materiali che Vibon e Comol avrebbero poi montato in opera e, se nella maggior parte dei casi doveva trattarsi di semplici scapoli di medio apparecchio non parti– colarmente rifiniti, si puà anche pensare che almeno per alcune situazioni 599 AHR FC vol. 197 doc. 11, p. 19v. 600 AHR FC vol. 197 doc. 11, p. 19v. 601 "pro factura xxiii tensarum rnuri curn dimidia" v. AHR FC vol. 197 doc. 11, p. 24r.

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