Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

242 Bruno Orlandoni residenza ai margini del feudo di Fénis, l'origine valsesiana, la coincidenza del nome, la presenza dei dati in documenti del fondo Challant, non sono elementi sufficienti a garantire che questo Quemolet valsesiano fosse il mu– ratore Comol!Quemol operante per Bonifacio di Challant, oppure un suo diretto discendente. Certo pero qualche probabilità che cosl sia effettiva- ,, mente ce. Altri personaggi sono invece più facilmente individuabili - anche se ov– viamente spesso in modi occasionali - ed è alla ricostruzione dei !oro percorsi e dei !oro spostamenti che si legano le nostre possibilità di ricostruzione di un tessuto professionale operativo a scala regionale perla Valle d'Aosta del tardo Trecento e del primo Quattrocento. Il Dominicus de Viely Morta da cui a Fénis si acquistava un carretto è si– curamente il magister carpentator Dominicus de Vallemorta che dal 1381 al 1385 aveva diretto il cantiere dei restauri del castello di Quart sopraelevandone la cappella e rifacendo tutte le coperturé 06 • I carpentieri Johannes Francisci, Johannes Perronini e Johannes de Cire– sia dal 1395 risultano pagati anche sul cantiere dei restauri del castello di Ay– mavilles e con ruoli di tutto rilievo 607 • Il carpentiere/sterratore Johannes Bagnyes che a Fénis è pagato per aver intagliato dei modiglioni e per aver sterrato, insieme a Johannes de Ciresia, il cortile, coïncide quasi sicuramente col carpentator Johannes Bagnyes che ap– pare nel1403 in un documento economico del Repertorium lmtrumentorum del priorato aostano di Saint-Jacquêmé 08 • I.:Anthonius detto Malliot che a Fénis taglia e acconcia le pietre peril vi– ridario - evidentemente un lathomus oppure un maczonus - è quasi sicura– mente l'Anthonius Malliot a cui il canonico della cattedrale Giovanni di Challant Ussel riconosceva per testamento un credito di 24 fiorini nel1428 609 • Certo tutto cio pub sembrare poco ma in realtà è già parecchio rispetto a quanto sapevamo fino ad ora. Ce n'è comunque abbastanza per individuare, almeno teoricamente, tre diversi livelli di interrelazioni: come tre reti operative che da Fénis si svilup– pano secondo assi differenziati coinvolgendo ognuna settori di intervento, 606 AHR FC vol. 197 doc. Il pag. 22v. e AST Computa della casrellania di Quart 1380-1390. V. Infra 3.1, pp. 131-132. 607 Infra 6. 608 ZANOLLI O. Le ''repertorium instrumentorum"du prieuré St-]acquême d'Aoste, in AA V, 1971-1972, doc. XXVI p. 106. 609 AHR FC vol. 12 m. 3° doc. 2, trascritto in ZANOLLI O. Les testaments des seigneurs de Challant, 1Aosta 1974, p. 181.

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