Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
Costruttori di castelli 243 ambiti economici o professionali e, in fonda, anche dimensioni più ampia– mente culturali. La prima di queste reti è quella strettamente locale. È quella che sottende ed evidenzia le relazioni interne al feudo di Fénis o quelle che legavano Fénis al massimo a pochi borghi e parrocchie confinanti: Nus, Chambave, Saint– Marcel, Saint-Denis, Verrayes. In questa rete si muovono soprattutto operai, manovali, qualche fornitore. È pero già evidente quanta diversi siano, all'in– terno di questa rete, i livelli degli infantes Orselli rispetto a quelli- ben mag– giori - di un Johannes Portiron. A volte una singola attività locale puo assumere ruoli e dimensioni ben più ampie, di importanza che oggi potremmo definire regionale, o almeno comprensoriale. Credo sia il caso del gruppo dei maestri di segheria di Clava– lité. Illoro numero appare talmente elevato da poter essere spiegato solo con l'esistenza di un mercato ad ampio raggio, che doveva andare ben oltre l'oc– casionale cantiere del castello, superando sicuramente i confini della parme– chia e del feudo di Fénis. Ancora alla fine del secolo successivo dai conti di costruzione del castello di Issogne risulrerà che parte del legname per le car– penterie arrivava da Fénis 610 • Il momento di connessione tra questa rete minima, locale, comunale e quella successiva, più ampia, di scala provinciale, è individuabile già solo in un personaggio come il castellano De Del, sicuramente determinante nell'eco– nomia del feudo di Fénis ma insieme anche incaricato di tenere contatti ope– rativi ai più diversi livelli su una scala almeno regionale. Proprio quello regionale è l'ambito organizzativo della seconda rere e, per certi versi, è l'am– bita più complesso ma insieme quello la cui ricostruzione risulta più affasci– nante e produttiva. È in questa rete che vediamo intrecciarsi i materiali provenienti da Quart, Châtillon, Nus, Aymavilles, o quelli spediti ad Ayma– villes da Fénis, con funzionari, fornitori, arrigiani. Gli Challant di Châtillon e illoro castellano con i signori di Nus; i notai Rulliardi, Vaudan e De Pleo, tutti presenti a Fénis ma poi presenti anche ad Aymavilles come a Cly e co– munque quasi tutti burgenses Augustae; i carpentieri operanti prima a Fénis poi ad Aymavilles, quelli che da Fénis appariranno poi ad Aosta, il Domenico de Villamorta che cannette il cantiere di Fénis al cantiere sabaudo di Quart, il Johannes Johannini che cannette Fénis a Cly, il Bel Peyl fabbro di Châtil– lon operante sia per Fénis che per Cly. 610 "!rem, le jour XVIIIe dudir moys, j'ey liveré a Jaquin de Berges pour V1 jornées, tant pour servir les masons feisant les creneaulx commant a la Duire pour resrrendre les bil– lions amené de Penis" v. ZANOLLI O. Computa Sancti Ursi, Aosra 1998, III 7857.
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