Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
248 Bruno Orlandoni carpentieri che in due giorni avrebbero lavorato il tronco riducendolo a due travi dalle quali si sarebbero poi ancora ricavati due modigliani e tre mensole da camino. Questo pagamento è uno dei più interessanti perché, essendo uno dei pochi in cui è precisata la quantità di giornate di lavoro, permette di stabilire, almeno a livello di prima approssimazione, i livelli unitari dei salari. Johannes Ciresia e Johannes de Bagnyes percepiscono infatti 16 soldi "duobus diebus inclusis salario et expensis". Quindi 4 soldi al giorno a testa, sostanzialmente per la mano d'opera, dai momento che, nell'occasione, non si vede in cosa possano essere consistite le "spese", se non in una minima usura degli attrezzi. Ammettendo anche una !oro incidenza minima siamo comun– que di fronte a salari giornalieri che ruotano intorno ai 3 soldi; alti, quindi, se si pensa che per tutto il secolo successivo in Valle il salario artigiano avrebbe superato i due soldi al giorno solo in rare occasioni 614 • Alcuni - pochi - a!tri pagamenti a giornata confermano questi livelli. Joanneto de Monte de Vyn è pagato 24 soldi per 5 giorni di lavoro alla camera domini. Nell'occasione si segnalano pero anche due giorni di lavoro del car– pentiere Johannes Francisci e non si capisce bene se questi debbano includersi ne! salario, magari implicando anche due ulteriori giornate di lavoro di Joan– neto. Si puo osservare che 24 grossi per 5 giorni corrispondono ad un com– pensa giornaliero di 4 grossie 9,6 denari; 24 per 7 giorni ad un compenso di <3 grossi e 5,1428 denari; 24 per 9 giorni a 2 grossi e 8 denari esatti, cioé 2 grossi e due terzi. 1 numeri sembrano privilegiare inequivocabilmente que– st'u!tima soluzione perché, essendo il denaro l'unità monetaria minima esi– stente è verosimile che si prevedessero salari ammontanti a numeri di denari interi (8 appunto) e molto improbabile invece che si prevedessero, anche solo sulla carta, salari ammontanti a quantità di denari decimali. Cioè denari 5,1428 o denari 9,6 non potevano esistere. Tra l'altro 2 grossie due terzi sem– braun compenso congruo anche in rapporto agli altri salari documentati sul canriere. Altri dati non sono precisati giornalmente ma forniscono comunque sug– gerimenti. Quando la cagnetta di Amedeo di Challant cade nella cisterna si chiede l'inrervento del Lathomus Janino e di Magno Finet: lo svuotamento della cisterna e alcune opere di muratura vengono pagati 13 soldi e 6 denari. Pos– siamo immaginare ipoteticamente due giornate di lavoro per ogni operaio a 3 soldi l'una e un minimo di spese; oppure due giornate a 2 soldi l'una e spese 614 Va da sé che si puo anche immaginare che al tempo del camiere di Pénis la parità solda/grosso non fosse proprio 1/1 ma fosse un po' sbilanciata a favore del grosso.
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