Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
Costruttori di castelli 25 Del 1395 è invece un conta per restauri al castello di Aymavilles 24 . Del tutto sconosciuta fino a qualche anno fa, questa campagna, è in realtà impor– tantissima, perché dimostra la centralità del ruolo svolto da Amedeo di Chal– lant-Aymavilles nelle trasformazioni dell'edificio. È un'ipotesi che è stata avanzata recentemente anche da Joseph-César Perrin 25 , sempre sulla base di let– ture di altri documenti inediti, e che sposta dall'epoca di Aimone di Challant a quella di suo figlio Amedeo la fase centrale di ampliamento del castello, con la costruzione delle quattro torri cilindriche accantonate al donjon prismatico che fin qui si è solitamente considerato più antico. I restauri di Aymavilles sono importantissimi anche perché possono ora mettersi in rapporto con quelli che si sapeva condotti negli stessi anni al ca– stello di Fénis dal fratello maggiore di Amedeo, Bonifacio I di Challant il ma– resciallo. Di quest'ultima campagna conosciamo il registra di spese redatto per conto di Bonifacio dal castellano De Del. Questo documenta era già stato compulsato e citato da Augusta Lange 26 ma la trascrizione completa di Ger– bore è tale da mutare e ampliare profondamente la nostra conoscenza del ca– stello.27 I conti permettono innanzitutto di capire le trasformazioni determinate dalla campagna del1393-1396. Non solo si sopraelevava l'ala nord dell'edifi– cio - cosa questa che era già stata segnalata - ma si costruiva anche ex nova tutta la porzione nord dell'ala occidentale. Il cortile assumeva quindi il suo assetto planimetrico definitivo che sarebbe poi stato completato, a partire forse dallo stesso 1395, con le logge e lo scalone semicircolare. Soprattutto la lettura attenta dei conti permette di localizzare il verziere fuori dall'area del castello, non entro la prima cinta di mura o ad ovest, come proponeva la Lange, ma a sud-est, in un'area che è ancora oggi circondata da muretti e steccati che devono riprendere il tracciato del muro di 150 tese co– struito nel1394 dai muratori valsesiani Vibon e Comol. Dai conti risulta poi che adiacenti al verziere erano una "ala viridarii", identificabile quasi per cerro nel grande edificio rustico ancora esistente sempre a sud-est del castello; un 24 ÜRLANDONI B. Artigiani e artisti in Valle d'Aosta, lvrea 1998 (scheda Johannes Francisci). 25 PERRIN J .-C. Aymavilles, (3 volumi) Aosra 1998. 26 LANGE A. I conti della costruzione del castello di Pénis e le vicende della fomiglia Chal– fant per una datazione degli ajfreschi in CASTELNUOVO E. 1 ROMANO G. Giacomo ]aquerio e ilgotico internazionale, caralogo della mostra, Torino 1979. 27 Di quesra trascrizione ho daro ampio ma ancora incomplero conro in ORLANDONI B. Artigiani e artisti in Valle d'Aosta, lvrea 1998.
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