Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
Costruttori di castelli 259 Valle, come- non per cerro ma molto probabilmente- il carpentiere Pan– terea. Soprattutto fuori Valle poteva poi pescare buona parte dei suoi mo– delli di riferimento il committente Bonifacio di Challant. È chiara quanta i modelli di cui poteva disporre, una volta importati ad un tai livello di prestigio, sulle spinte della gara ail' emulazione che caratterizza integral– mente la cultura artistica e architettonica tardomedievale, non potessero non diventare riferimenti d'obbligo, canonici, perla successiva produzione locale. Il problema acquista una sua particolare pregnanza se si riflette su come, poi, Bonifacio, non fosse una figura isolata, ma il capo di una cerchia di po– cere estesa e di una famiglia numerosa di cui facevano parte anche un seconda signore feudale, Amedeo, e due giovani prelati, Antonio e Guglielmo, il se– conda dei quali, dall391, a poco più di vent'anni di età, già insignito del ti– tolo di abate di San Michele della Chiusa, e l'altro, negli anni successivi canonico di Reims, cancelliere sabaudo e infine arcivescovo di Tarantasia e cardinale: l'unico cardinale che la Valle d'Aosta abbia potuto vantare durance il cardo medioevo. 6.2 RJTRATII DI FAMIGLIA: BONIFACIO E I SUOI FRATELLI Fino a qualche anno fa gli storici che avevano approfondito le vicende relative agli Challant avevano fissato una sorta di canone di eccellenza dei di– versi membri della famiglia, determinato da quelle che sembravano le emer– genze documentarie più evidenti. Cosl dopo i fasti di Ebalo Magna nei decenni a cavallo tra Due e Trecento, il pieno Trecento appariva segnato so– prattutto dalla figura di Aimone di Fénis. La fase di fine secolo e primo Quat– trocento da quella di Ibleto. Poi sembrava emergere Francesco, il primo conte di Challant. Dopo una fase attraversata da personalità più sfumate era il mo– mento di Giorgio di Challant, a fine Quattrocento. lnfine il Cinquecento si sviluppava all'insegna di Renato, considerato solitamente il più potencee il– lustre tra gli Challant 627 • ln realtà l'immagine più completa e significativa che possediamo degli Challant è quella che si puo vedere sulla parete di fonda della cappella del ca– stello di Fénis, con cavalieri e monache, prelati e gentildonne tutti raccolti in preghiera sotta il manco della Vergine. Quando mi sono occupato per la prima volta della Madonna di Mise– ricordia di Fénis era opinione corrente che questa costituisse un'immagine 627 Si pensi, ad esempio, che quando lo frequentavo come studente il Liceo Ginna– sio di Aosta era intestato a Renato di Challant.
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