Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

262 Bnmo Orlandoni l'iconografia tradizionale del primo duca sabaudo, solitamente raffigurato con una lunga barba a più punte; si tratta pero solitamente di un'icono– grafia tarda, che non mi pare documentata verso il 1414. A favore dell'in– dividuazione si puo solo citare un particolare aspetto iconografico. Il personaggio coronato della Madonna di Misericordia, infatti, pur in una ben diversa individuazione fisionomica, non è lungi dai ricordare la tipo– logia tradizionale del San Maurizio, santo dinastico dei Savoia, che solita– mente è solo più giovane e più bello di quanto non sia questo principe della Misericordia di Fénis. Le figure del papa e dell'imperatore appaiono generiche. 1 loro tratti non sono approfonditi sul piano fisionomico. Cio sarebbe spiegato dai fano che i maestri frescanti non dovevano aver mai visto né l'uno né l'altro. Pure Sigi– smondo passava per la Valle proprio nel corso del 1414, a mio avviso forse proprio solo pochi giorni dopo la realizzazione degli affreschi di Fénis. Esiste anche una singolare traccia archeologico numismatica di questo passaggio. Nella collezione dell'Accademia di Sant'Anselmo si conserva un ducato d'oro di Sigismondo come re d'Ungheria 633 • Loccasione della donazione è registrata nei documenti dell'Accademia e da essa risulta che la moneta era stara trovata del tutto casualmente sulla strada romana di Mont Joux, a Saint-Oyen, nel 1891. Evidentemente la classica moneta persa per strada, verosimilmente da qualche personaggio del seguito imperiale. Come si è già osservato in più occasioni i due personaggi che dominano veramente la composizione della Madonna di Misericordia di Fénis, grazie ad un sonile procedimento di tipo squisitamente artistico, non sono le figure ge– rarchicamente più importanti, il papa e l'imperatore, pure più vicini alla Ma– donna, ma le due figure poste in primo piano al centro dei due gruppi. Il pittore componendo l'immagine ha dato loro maggior spazio, lasciando in piena vista il manto cardinalizio del personaggio del gruppo dei religiosi, a si– nistra, e l'ampio mamello del personaggio al centro del gruppo dei laici sulla destra. Ha poi ulteriormente caricaro l'effetto sfruttando il rosso cardinale del manto del prelato e scegliendo un rosso un po' più chiaro e più caldo per il manto dellaico. 1 due personaggi, veramente simmetrici, sono anche quelli fisionomica– mente più caratterizzati. Due osservazioni paiono del tutto immediate. Si tratta sicuramente di due ritratti, e si tratta sicuramente dei ritratti di due persone imparentate rra loro dai momento che la somiglianza è evidente. Altrettanto 633 ÜRLANDONI M. Catalogo della raccolta numismatica dell'Accademia di Sant'An– selmo, in BASA XLV 1971, p. 394.

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