Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
Costruttori di castelli 269 nell'archivio episcopale di Aosta il contratto di nozze dello scultore Stefano Mossettaz in cui appare che Amedeo nelluglio del 1422 era presente alla ce– rimonia come testimoné 46 • La competenza di Amedeo ne! settore delle costruzioni è poi ulterior– mente e ancora una volta confermata dalle sue responsabilità di corte. Ne! 1391- anche Amedeo, quindi, esattamente come il fratello Bonifacio subito prima di porre mano al restaura di Fénis - il nobile si era occupato di problemi di ingegneria militare, visitando per conto di Amedeo VII le fortezze della Bresse e del Valbonese. Più avanti ne! tempo, poi, tra il1418 e il1419, avrebbe ancora assunto lo stesso incarico per le fortificazioni sabaude del Chiablese e del Vallese 647 . Di fano al momento del pranzo di Fénis alcune mosse preliminari al– l' organizzazione del cantiere di Aymavilles dovevano essere già state compiute. I conti del castellano De Del infatti registrano spese per l' acciaio e la fat– tura, da parte del fabbro mastro Ficasua, di sei picconi grossi a due punte, sei grossi cunei e ancora: "VI. parvis excharperes et .I. piccon testa ponderantibus facto computa iuxta parcellam dicti Guillermi". Tutti questi attrezzi erano stati mandati ad Aymavilles "al suo signore, Amedeo, ne! mese di ottobre dell'anno 1394" per un ammontare totale di centoquaranta più quarantacinque libbre di ferro. Un ulteriore pagamento, subito successivo, è ancora relativo a: "due pic– coni a due punte e un altro a una punta mandati nello stesso anno ad Ayma– villes allo stesso signore Amedeo" . Questo pagamento, per un totale di ventidue libbre di ferro, implica anche la partecipazione del nobile aostano Vionin Rulliard, che in quegli anni operava con frequenza per conto sia di Bonifacio che di Amedeo di Challant 648 • Nell'ottobre del 1394, quattro mesi prima del pranzo di lavoro di Fénis, i fabbri operanti per canto di Bonifacio, in particolare il fabbro Ficasua, sta– vano quindi preparando picconi di diversa foggia e funzione, cunei e altri at– trezzi metallici da spedire ad Amedeo di Challant ad Aymavilles. È evidente che si dovevano già essere ipotizzate estese operazioni di scavo 646 AV B 147- BI 232v. edito in ÜRLANDONI B. Stefano Mossettaz e bottega: San Gia– como maggiore, in ORLANDONI B. (a cura di) , La chiesa di San Francesco in Aosta, Torino 1986, p. 485. 647 Dobbiamo quesr'informazione ad un ormai antico appunto del Vaccarone (v. VACCARONE L. Scritti sui Cha/fant ed. ac. di L. COLLIARD, Aosra 1967, tav. V) che, ovviamente, meriterebbe oggi di essere ripreso e rianalizzato nei documenti originali dell'AST. 648 AHR FC vol. 197 doc. 11, p. 12r.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=