Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
Costruttori di castelli 29 Ancora un giardino, quindi, dopo quello di Fénis, a testimoniare di una cultura del diporto e dello svago tipicamente cortese che perla Valle d'Aosta del tardo medioevo avevamo fin qui solo in parte intuito e che invece sembra aver rivestito ruoli tutt'altro che secondari, sia sul piano del comfort che su quello della rappresentanza. Gli ultimi registri di spesa compilati peril Priore di Sant'Orso citano an– cora, nel 1506, lavori all'Arco di Augusto e soprattutto un esteso intervento alla grangia di Baux, dove si costruiva un nuovo viret. Di rilievo ancora maggiore i due quaderni di conti contenenti le spese per l'ampliamento del castello di lssogne per gli anni 1497 e 1498. Come vedremo nei capitoli relativi a quel cantiere, si puo stabilire che nel 1497 al castello era già in attività un lathomus tarenthasiensis, Pietro de Aymo, che probabilmente lavorava alla costruzione delle logge nord e della torre verso il giardino. Dal 1498 gli si affiancava un secondo lathomus: quel Michele de Ecclesia che negli anni precedenti era stato impegnato a Sant'Orso e a Baux, che lavorava sopratturto nell'area di giunzione tra le due scale del ca– stello. Il carpentiere Antoine Roux all'inizio del '98 riceveva l'incarico di mon– tare gli argani necessari alla costruzione dei nuovi tetti mentre sempre per la sistemazione dei tetti si chiamava il carpentiere di Arnad François de Prez. Sul cantiere sono documentati altri personaggi come un maestro di nome Ra– phalin, il carpentiere Jenin Braye, il carronnier Johannes Gina di Cirié, il pit– tore Colin, il pittore di vetrate Petrus Vaser, o ancora l'altro lathomus Raymundus Quarti, per un cantiere che deve essere rimasto in funzione per l'architettura almeno fino al 1501 e per la decorazione di sale e ambienti fino almeno al1504 37 • 1 dati di Sant'Orso possono essere integrati con alcuni altri materiali se– gnalati solo in questi ultimi tempi. Questi vanno da un breve pagamento inedito per il rifacimento dei tetti di Ussel, reperito da Gerbore, a brevi frammenti di conti relativi a restauri a Quart verso il 1455, alle testimonianze del procedere di lavori di manuten– zione a Cly, fino ad ampie citazioni presenti nelle delibere comunali aostane del tardo Quattrocento, trascritte nella tesi di laurea di Gladys Valdrighi 38 • 37 ÜRLANDONI B. Nuovi elementiper una lettura della crescita edelle trasformazioni del castello di Issogne da/XIII alXVI secolo, in BARBER! S. (a cura di), Il castello di Issogne in Valle d'Aosta, diciotto secoli di storia e quarant'anni di storicismo, Torino 1999. 38 VALDRIGHI G. La vita sociale ed economica in Aosta alla fine del XV secolo, Tesi di laurea, Facoltà di Magisrero dell'Università di Torino, 1978-1979.
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