Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
278 Bruno Orlandoni utile si trova nell'inventario al numero 211: "Instrument dinfeudacion faicte per le susdict seignieur ayme a maistre jehannet perrieri landreau receu par victor de montcallier lan mil quatre cens et cincq le jour vingt neufviesme de may" 668 . Salta subito all'occhi la figura di questo "maistre jehannet perrieri" e le probabilità che questo personaggio del documenta del 1405 sia proprio il "magister Johannetus lathomus" (o perrerius) citato dieci anni prima ne! qua– derno di conti del castellano Granereys sembrano già consistenti. Aumentano ulteriormente quando si esaminano i regesti di altri documenti elencati in altre parti dello stesso inventario. Dal conto del castellano Granereis del1395 sappiamo, per esempio, che Johannetus aveva un fratello, anche lui tagliapietre e operante insieme a lui sul cantiere del castello. Ora al numero 169 dell'inventario troviamo: ''Aul– tre infeudacion faicte par le seignieur ayme de challant az anthoine perrierii receu par victor de montcallier lan mil quatre cens cincq le vingt uniesme may" 669 . Chiariamo meglio il problema: l'inventario del 1565 cita due in– feudazioni fatte quasi contestualmente, dallo stesso notaio Vittore (o Vitto– rio) di Moncalieri, sempre per conto di Amedeo di Aymavilles, a soli otto giorni di distanza l'una dall'altra, a due personaggi che vengono qualificati dello stesso patronimico di "Perrierii". Sappiamo quindi che ne! 1395 sul cantiere del castello per conto di Amedeo operavano due fratelli lathomi, uno dei quali di nome Johannetus e che dieci anni dopo, sempre ad Ayma– villes, ad una settimana di distanza l'uno dall'altro, due personaggi di nomi Johannetus Perrierii e Anthonius Perrierii ricevevano sempre per ordine di Amedeo di Challant infeudazioni che più che simili verrebbe quasi da defi– nire gernelle. Le probabilità che Anthoine perrierii non fosse altri che il fratello taglia– pietre del tagliapietre Johannetus, "Jehannet Perrieri", sembrano quindi molto consistenti. Quantomeno sono sufficienti a far sorgere al riguardo ragguarde– voli dubbi e tali da indurre a continuare la ricerca. Il nome di Johannetus riappare infatti in altri tre documenti dell'in– ventario del 1565. Il primo è un "Instrument de manifest faict par maistre jehannet landriau au dict seignieur ayme de challant receu par victor de montcallier lan mil quatre cens et sept le jour vingtiesme du mois de may"67o. 668 BOSON J. Inventaire des archives des châteaux de Challant, in BASA XXII 1929, Aymavilles 211 . 669 BosoN]. cir. in BASA XXII Aymavilles 169. 670 BosoN]. cit. in BASA XXII Aymavilles 218.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=