Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

Costruttori di castelli 279 Il secondo è un "Instrument de dounacion faicte par jehan de jehan crey– tes daymaville a jehan fitz de perret dandre de la diocese de genefve m. au cha– steau daymaville receu par vionin doycta de ville neufve lan 1406 le 4 mars" 671. I.:ultimo è un: "Manifest faict par messire jehannet perrier a venerable jehan rulliard receu par vittor de mont callier lan 1406le 1 mai" 672 . Altri documenti più tardi permettono di individuare anche un altro per– sonaggio che sembra dipendere cial nostro Johannetus e che in effetti potrebbe ben essere suo figlio. Nel 1422, infatti, dai documenti spunta un "legier de jehan mastret" 673 che nel 1426 è poi nuovamente citato- in maniera un poco più chiara - come "legier de jehan maistre daymaville" 674 e che nel 1428 riap– pare come "legier mastrier" 67 5. I.:ultima citazione che sembra riguardarlo, nel 1433, potrebbe rimettere in discussione quelle precedenti. È infatti "ung instrument de donnacion faicte par legier de jehan mistral daymaville a bonet filz de boniface arnaud son nep– veur"676 che potrebbe anche suggerire che i maistre o mastrier dei documenti precedenti non fossero tanto trascrizioni del termine "magister" - e quindi, ipoteticamente, di magister lathomus- quanto di mistralis, di funzionario am– ministrativo, quindi, e non di mastro artigiano. Cerro, dato il numero di coin– cidenze è più facile immaginare un errore di quest'ultima registrazione, o ancora ipotizzare la possibilità, che ad un cerro punto illathomus Johannetus avesse anche ricoperro il ruolo di mistrale. I.:assegnazione del titolo di mistrale ad un maestro arrigiano è rara ma in alcuni casi documentata: il fabbro Bor– mandini, per esempio, sarebbe stato mistrale di Cly negli anni venti 677 del Quattrocento e il carpentiere François des Prez lo sarebbe stato ad Arnad per conto dei Vallaise a fine secolo 678. Di tutti questi documenti uno solo si è salvato. È il doc. 41 m.3° vol. 178 bis del Fondo Challant dell'Archivio Storico Regionale di Aosta, corri– spondente al n. 854 dell'inventario di Aymavilles del 1565: "1406, 4 mars Jean, fils de feu Jean Cresteyx, d'Aymavilles, donne à Jeannet de Perrier 671 BosoN J. cit. in BASA XXJI Aymavilles 854. 672 BosoN J. cie. in BASA XXJI Aymavilles 952. 673 BOSON J. cit. in BASA XXll Aymavilles 901. 674 BosoN]. cit. in BASA XXJI Aymavilles 861. 675 BOSON J. cie. in BASA XXll Aymavilles 886. 676 BosoN J. cit. in BASA XXJI Aymavilles 966. 677 Infra vol. II, 9.1, 9.2, 9.4. 678 Il seconda daro non è del rurro sicuro. Roberro Berrolin mi fa infarci norare che il cognome Des Prez ad Arnad a fine Quanrocenro è moira diffusa e quindi il François des Prez misuale porrebbe essere solo un omonimo del carpenriere. Lindividuazione del fab– bro Bormandini è invece fuori di dubbio.

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