Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

280 Bruno Orlandoni Landrea tous les biens meubles et immeubles, féodaux et allodiaux qu'il pos– sède dans le mandement d'Aymavilles, s'en réservant la jouissance pendant sa vie et celle de sa femme Guillaumette". Nel documento il "magister Johannetus" è nominato numerose volte e, in particolare, in un'occasione viene citato come "Johanneto filio quondam pe– rery !andrea de cusye dyocesis gebennensis magistro in castro amaville" 679 : "Giovannetto, figlio del fu Perrerio !andrea di Cusye, diocesi di Ginevra, mae– stro al castello di Aymavilles". Quelle che fino alla lettura di questi materiali erano solo delle ipotesi di lavoro, acquistano evidenza e peso direi definitivi alla luce di un altro docu– menta che mi è stato segnalato da Adele Milloz 680 • Si tratta di un atto redatto "l'ultimo giorno di luglio" del 1413, "al ponte di pietra, alla presenza di Vio– nino Rulliard e di Giovanni Aymonod", i cui attori sono il notaio Vittore di Moncalieri e il nostro maestro che è citato finalmente in maniera inequivoca– bile come "magister Jannetus latomus castri Arnaville". Johannetus (o ]anne– tus) era quindi diventato, dopo quasi vent'anni di attività, l'architetto del castello di Aymavilles per antonomasia, ed era in regolare contatto con i mem– bri del più stretto entourage di Amedeo di Challant: Vionino Rulliard, il no– taio Aymonod, il notaio Vittore di Moncalieri. Già da ora le valutazioni deducibili da una collazione delle informazioni sparse nei diversi regesti, sono moite. Johannetus e probabilmente con lui il suo ipotetico fratello Antonio, indipendentemente dalla durata della campa– gna del1395, devono essersi stabiliti in Valle, ad Aymavilles, ed essere diven– tati, soprattutto Johannetus, dei veri e propri lathomi e architetti di fiducia di Amedeo di Challant. Diciture come "m. au chasteau daymavilles" o "jehan maistre daymaville", o ancora "magister lathomus castri Arnaville", dai momento che gli stessi do– cumenti dicono Johannetus nativo della diocesi di Ginevra, acquistano un va– lore particolare che non possiamo che mettere in rapporto al ruolo avuto dai personaggio nei restauri e nelle trasformazioni dell'edificio. È sicuro comun– que che al proprio rapporto con Aymavilles e col castello Johannetus doveva annettere moita importanza: tanta da battezzare suo figlio col nome di Léger: uno dei due santi titolari delle parrocchie del paese e, in particolare, proprio quello dalla cui parrocchia il castello dipendeva. 679 AHR FC vol. 178 bis m. 3° doc. 41 . 680 Ho già affronraro quesro problema in ÜRLANDONI B. Stefono Mossettaz, archi– tetto, ingegnere e scultore, Aosta 2006. Al momento di quella pubblicazione non conoscevo perà ancora il documenro in questione (ANA Armandi, 1413, ( 48v.) .

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=