Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

292 Bruno Orlandoni committenza di Aimone e il riarredo degli dementi architettonici a quella di suo figlio Amedeo, mentre solo recentemente Joseph-César Perrin ha avan– zato il dubbio che in realtà proprio a quest'ultimo si debba assegnare tutta la trasformazione sostanziale del complesso, compresa la costruzione delle torri cilindriche 708 • 1 dari storici conosciuti fin qui non erano moiti. Acquisto da parte di Aimone nel1354. Concessione del permesso di am– pliamento da parte dei Savoia nel 1357. lngenti acquisti di materiali di ferro sempre da parte di Aimone di Challant, forse in vista di lavori edili nel1367: ma non sappiamo se in rapporta ad Aymavilles o piuttosto ancora una volta a Fénis. Successione di Amedeo al padre nel 1387. Testimonianza cronistica del Du Bois relativa al fatto che il castello sarebbe stato rifatto ampiamente da Amedeo con l'appoggio economico del fratello Antonio, al prezzo dell'im– pressionante cifra di cinquantamila fiorini . Recentemente un'ulteriore testi– monianza indiretta dei lavori di Amedeo è pure apparsa in un verbale di visita pastorale che ricarda la cappella del castello "noviter mutata nondum conse– crata" nel1416 709 • Perrin fonda ora la sua nuova ipotesi su un'ulteriore testimonianza fin qui mai presa in esame, di peso tale, pero, da non poter essere assolutamente ignorata e da porsi anzi come vera e propria nuova chiave di lettura del pro– blema: "Le 8 septembre 1430 le seigneur Jacques de Challant . . . passa re– connaissance au comte de Savoie pour la juridiction d'Aymavilles. Se référant à la première inféodation, il déclara tenir à fief, entre les autres droits et biens, le château d'Aymavilles récemment reconstruit par son père Amédée à l'en– droit où surgissait i'ancien château: "Item et castrum Ayme ville per dictum eius quondam patrem noviter hedifficatum in parte castri quod tempore in– feudacionis predicte esse solebat, una cum aliis edifficiis dicti veteris castri et novis, de fossalis circumcirca et infra dictum castrum existentibus, cum pla– reis, juribus et pertinenciis dicti castri Aymeville quibuscumque" 710 . Alla data del 1430, quindi il castello era stato già ampiamente restaurato e trasformato tanto che si poteva addirittura già parlare di un castelvecchio e di un castel– nuevo. È in questo quadro che si deve ora collocare l'insieme di dari dei computa del 1395-1396. Purtroppo, come si è già visto dalla sequenza delle informa– zioni contenute nei computa di Granereys, nulla permette di localizzare con 708 PERRIN J.C. Aymavilles, Aosta 1998, vol. I. 709 Per questi dari è di riferimento tutta la bibliografia sul castello. 710 PERRIN J.C. Aymavilles, Aosta 1998, vol. I, p. 62.

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