Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
294 Bruno Orlandoni Si pub comunque ulteriormente ricordare come sempre a "glaciamen– tum", vale a dire a scarpa, fossero anche buona parte delle mura ricostruite da Aymonetto Perreti al castello di Cly tra il 1376 e il 1395, vale a dire in anni immediatamente precedenti a quelli che vedono l'aprirsi della campagna co– struttiva di Amedeo e Johannetus ad Aymavilles. Tutto quello che si poteva dire, fin qui, era che alcuni indizi nuovi ren– devano possibile, e anche un po' più che possibile, molto probabile, almeno l' attribuzione delle torri del castello di Aymavilles- e forse di tutto il maschio -alla campagna apertasi nel 1395-1396, anche se il dato non poteva ancora dirsi definitivamente acquisito. Su questo nodo si inseriscono ora con evidenza assoluta i dari dedotti dalle ricerche archeologiche sulle murature superstiti condotte nel corso degli ultimi restauri del castello, che potranno poi ulteriormente completarsi con i dari delle analisi dendrometriche, per ora solo parziali e non ancora totalmente elaborati e pubblicatïl 11 • Le ricerche in questione hanno permesso di individuare almeno cinque successive fasi tardomedievali di costruzione. Le prime due sono relative alla prima erezione del torrione prismatico interno, in un primo tempo nella sua sola metà orientale, poi in un raddoppio che ne ha portato il perimetro a coin– cidere con quello attuale. Con la seconda fase il torrione avrebbe quindi rag– giunto un'estensione definitiva (meno le torri angolari) su un'altezza pari a poco più della metà dell'intero complesso definitivo (calcolata al vertice delle merlature delle torri). Queste due fasi sembrerebbero doversi collocare attorno al tredicesimo secolo, comunque ben prima del passaggio del complesso agli Challant. Il momento che ci interessa comincia con la terza fase, che avrebbe visto la costruzione delle torri cilindriche fino ad un'alrezza corrispondente a quella del preesistente torrione prismatico. Prosegue poi con due fasi succes– sive che avrebbero comportato prima la sopraelevazione delle torri stesse fino ai loro livelli attuali, poi la sopraelevazione del corpo centrale, fino a corri– spondere più adeguatamente ai livelli altimetrici delle quattro torri accanto– nate. È su queste tre ultime fasi che si giocheranno le analisi dendrometri– che che pero sembrano condurre a diversi momenti principali: un antefatto attorno al 1365, poi una fase cruciale all'inizio del Quattrocento, infine 711 CRISTIANO R. DE G ATTIS G . DUFOUR N. LONGO CANTISANO P. VALLET M. V. VICQUIÔRY D. CORTELAZZO M. NOVEL A. PERINETTI R. Il castello di Aymavilles: indagini, progetti, interventi, in Bollettino della Soprintendenza peri Beni Culturali, n. 1 2003-2004, pp. 110-124.
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