Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
Costruttori di castelli 297 noble ... en demy cercle faisant face au donjon du costé du levant et midy" ricordato dal De Tillier e demolito da Giuseppe Felice di Challant nel 1715 718 • De Tillier attribuisce quella costruzione alla commessa di Giacomo di Challant mentre Perrin la arretra al tempo di Amedeo. ln effetti la cita– zione della Généalogie des seigneurs de Challand, in cui il Du Bois dice espres– samente di Amedeo "le chatel fit et le donjon" 719 , sembra proprio istituire una distinzione tra il torrione maestro e un corpo residenziale che dovrebbe coin– cidere con quel "planum castri . . . gallice plan chastel" citato dai documenti già all' epoca di Amedeo. Allo stesso modo alla distinzione tra i due com– plessi potrebbe ben alludere la denominazione di "castel nuovo" adottata da Giacomo di Challant. Per altro è ineccepibile l'osservazione di Perrin che selo stesso Giacomo avesse apportato modifiche sostanziali al castello, il suo biografo ufficiale, se– gretario e ammiratore Pierre du Bois non si sarebbe cerro dimenticato di dirlo chiaramente nella sua Chronique, anche se va sottolineato come le ana– lisi dendrometriche della carpenteria del retto del donjon- l'abbiamo già detto- abbiano fornito, in mezzo alle altre, anche datazioni al 1456, indi– cative di una campagna almeno parziale condotta da Giacomo probabil– mente subito dopo la fine della guerra di successione alla contea di Challan r7 20 • Quanto a questo complesso basso del "planum castri", doveva essere un edificio di tutto riguardo alla cui ricostruzione ipotetica Perrin fornisce nuovi dementi dedotti dai moiti documenti in cui l'edificio o suoi singoli vani ven– gono citati. Sappiamo cosl che su due piani si articolavano almeno una "stu– phà', una "parva stuphà', una "aula furni". Lelenco dei vani, dedotto anche dagli inventari cinque e seicenteschi, è impressionante. Seguiamo la descri– zione di Perrin: "Voyons d'abord les pièces de la basse-cour, l'appartement noble dont a parlé De Tillier. La première de celles-ci est située à côté de la porte d'entrée du château et côtoie la boulangerie où il y avait probablement le four aussi. Suivent deux chambres de la porterie et, a côté de la deuxième, la "someglerie", c'est dire le local où l'on conservait le pain. S'ensuivent la cuisine, le poêle, la salle basse, une chambre avec sa garde-robe et, près d'elle, un petit cabinet, puis 718 DE TILLIER, Nobiliaire, p. 104. 719 Du BOIS P. Généalogie des seigneurs de Chal/and, in Du BOIS P. Chronique de la maison de Challant a cura di O. ZANOLLI in AA n. IV 1970. 720 DUFOUR N. 1 CORTELAZZO M. Studi e rilievi al castello diAymavilles, in Bollettino della Soprintendenza peri Beni Culturali, n. 2, 2005.
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