Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

320 Bruno Orlandoni Di questo stabile non resterebbe oggi alcuna traccia visibile. Cadono ne! vuoto, quindi, i dari emersi dai computa della castellania di Cly in relazione ad un piccolo intervento di restaura del 1395. l:intervento era affidato dai vice– castellano Pietro Lemery ad: " . .. Aymoneto dou Lo, carpentatori ... " e con– sisteva nell'incarico di "reficiendi et recuperandi" circa dieci tese di retto della casaforte: "quod rectum", precisa il conta, "pro borea et vento fuerat fractum et destructum". Seconda una delle moite varianti della prassi usuale, per compiere illa– voro se ne organizzava una visita di estima preventivo: "pro tanta vocatis prius ad huiusmodi negocium visitandi et examinandi" si convocavano il curato di Amey, Rodulpho e con lui Martino Bleston, Andreveto Ogier, Brunodo de Lavita e Martino Raffor, tutti uomini della castellania di Cly. Questi alla pre– senza dello stesso carpentiere Aimonetto dou Lo "adviderunt et examinaverunt dictum rectum destructum et discopertum". La commissione verificava che la porzione di retto che era stara danneggiata dalla tempesta, e che quindi ne– cessitava dei lavori di ricostruzione, misurava effettivamente dieci tese: "et in– venerunt de discoperto circa decem teysias". Stabilita l' estensione del tetto da rimettere in sesto si fissavano le quan– tità esatte di materiale necessarie al corretto svolgimento dellavoro: "et quod est de alia ad refficiendum tantum quod bene implicarantur inter tatum XII centenarum tavalliorum cum clavinis opportunis et quod difficiebant due cable de chivrons" e poi ancora quattro assi, una colonna, quattro chiodi di ferro da un piede di lunghezza "et dixerunt eorum bona fide quod pro predictis opibus faciendis et meliorandis bene venirent magistro qui dicta opera face– ret et compleret bene et fideliter quatuordecem florenos, ad racionem quin– decem denariorum grossorum pro quolibet" 758 • La tipologia dei materiali permette di valutare l' entità del danno. La tempesta doveva essere stara dav– vero impressionante: non aveva solo divelto le tegole lignee, ma anche una ca– priata per la cui rimessa in sesto occorrevano due puntoni e il monaco intermedio. Si conferma anche un altro dato che stiamo rintracciando sempre più fre– quentemente nei registri di conti: il retto era coperto a scandale lignee, come quello del castello di Cly, costruito dagli stessi primi proprietari della domus di Antey, o come, prima ancora, il tetto della afa domini di Morgex o quello della torre e della casa forte di Champorcher 759 • 758 Per quesra come per le cirazioni precedenri v. PESSION A. Comptes de la châtelle– nie de Cly (1390-1399), Aoste 2006, pp. 303-304. 759 Su Cly e Champorcher v. infra. Sull'ala domini di Morgex v. ÜRLANDONI B. Artigiani e artisti in Valle d'Aosta, Ivrea 1998, (voce Aymone de Tan).

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