Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

322 Bruno Orlandoni 7.7 LA CASAFORTE DEI VAUDAN ALLA TURRIS DE PORTA DI AOSTA 1 modi più immediati per andare a ricercare le tracee delle possibili in– fluenze reciproche tra i diversi cantieri nell' architectura aostana del primo Quattrocento sono sicuramente quello di tener d'occhio i movimenti e le ope– razioni condotte dai diversi committenti e quello di andare ad inseguire gli spostamenti di carpentieri e tagliapietre quando questi siano rintracciabili più volte lungo le vie e i sentieri della Valle. Meno immediata ma altrettanto produttiva pub essere pero l' analisi delle presenze sui cantieri di personale amministrativo non artigiano. 1 computa resi a Bonifacio di Challant dai castellane De Del per il cantiere di Pénis, e quelli resi dai parroco Granereys ad Amedeo di Challant per Aymavilles, come si è visto, citano con regolarità notai, funzionari, personaggi della nobiltà inter– media e minore che facevano parte dell'entourage di Bonifacio e di suo fratello Amedeo e che erano parte attiva nelle contrattazioni per l' appalto delle diverse tranches di lavoro come per gli acquisti o per i trasporti dei materiali. Cosl ve– diamo apparire i notai Johannes de Del, Richardus de Pleo, Johannes Jarsuelli e Petrus Guillotini, il nobile Vullermetus de Nus, il castellane di Châtillon Petrus Gontellini, Vioninus Rulliardi e Antoine Vaudan, entrambi membri di spicco dell'emergente nobiltà minore aostana. Cerro per ognuno di questi personaggi sarebbero necessarie indagini e ri– cerche, ma alcune posizioni e alcuni ruoli sono individuabili fin d'ora con re– lativa precisione e il caso più significative, che appare con chiarezza quasi paradigmatica, è quello costituito da Antoine Vaudan. Il Vaudan, notaio, era sicuramente uno dei personaggi più prossimi ai fratelli Challant. Documentato in Valle fin dagli anni Ottanta del Trecento farà una carriera che lo porterà ad incarichi di altissima fiducia presso i diversi membri della famiglia. ln particolare un documenta della Biblioteca Reale di Torino del 5 luglio 1418 è una "Quittanza del Cardinale dai titolo di Santa Ce– cilia Antoni~ di Challant amministratore deli'Arcivescovo di Tarantasia ad Antonio Vaudano suo ricettore dei diritti del precitato Arcivescovado" 768 che ci permette di stabilire come, per conto del cardinale Antonio, il Vaudan ope– rasse ne! delicatissimo- e quanto mai redditizio- ruolo di esattore delle tasse e dei censi feudali nell'archidiocesi di Tarantasia. Antoine Vaudan risulta, almeno in maniera indiretta, implicato in vi– cende costruttive già da date decisamente arretrate. Tra il 1376 e il 1379, quando al castello di Cly il "magister bornellorum" Vuillermus de Trona co– struisce il nuovo acquedotto, è proprio ad Antonio Vaudan che l' amministra- 768 BRT Miscellanea Patria MISC 119/15.

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