Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
34 Bruno Orlandoni condotta dai carpentieri Giovanni Buella di Vevey e Giovanni Tabie di Mor– gex. Lo stesso Jacometto Bolent doveva essere nativo di Chamonix. Altri fo– restieri, ma pur sempre vicini di casa, sono ad Aosta, già verso il1380, Perronet Bergier di Dengier nella diocesi di Ginevra e Michele di Martigny. Al primo dei due è legato il carpentiere Jean Soudan, verosimilmente capostipite di un altro casato di artigiani: un altro carpentiere di nome Pierre Soudan in rap– porto con Mossettaz dai 1438 al 1448 era infatti molto probabilmente un suo discendente. A Issogne a fine Quattrocento troviamo illathomus tarentasien– sis Pietro de Aymo (di Aime?) e il carronnier di Cirié Giovanni Gyna. Docu– menti relativi a Donnas direbbero un altro lathomus di Issogne, Reymundus Quarti, nativo di Ginevra. Il Giacomo Rava che nel 1476 riparava la cisterna del castello di Cly era di Moncalieri. Innumerevoli i nomi di quello che potremmo chiamare il terzo livello della professione edile in Valle, quello dei piccoli impresari e dei maestri di se– condo piano, assunti spesso di rincalzo agli impresari principali. Più raro, in– vece, il numero di personaggi riconducibili ai due livelli più bassi, quello dei famuli collaboratori di bottega dei maestri e quello dei manuoperarii, spesso assunti a giornata. Le carenze relative a questi due settori non devono essere legate tanto alla scarsità di personale, quanto al fatto che nella maggior parte dei casi gli operai secondari erano citati cumulativamente, oppure al fatto che venivano indicati senza nome, essendo i pagamenti indirizzati ai loro maestri titolari che provvedevano poi a ricompensarli. Accanto al dato umano i materiali che analizzo permettono estesi appro– fondimenti anche in moiti altri aspetti della complessa realtà dei cantieri, aspetti che qui elenco solo, sviluppandoli poi nei diversi capitoli di questo la– voro. Innanzitutto le indicazioni, contenute nei testi, su tutte le problematiche relative ai materiali - terminologie, provenienze, modi di approvvigionamento, trasporto sui cantieri- e alloro uso in cantiere, vale a dire alla meccanica vera e propria dellavoro edile, volto a trasformare il materiale grezzo in elemento costruttivo e poi a montarlo in opera. Poi quelle relative agli aspetti più strettamente monetari: i pagamenti ci– tati sono innumerevoli e permettono la ricostruzione abbastanza completa di scale di costi estese spesso anche al di fuori del semplice settore dell'architet– tura. Infine tutti gli aspetti procedurali. Buona parte dei materiali che posse– diamo è infatti di origine statale, provenendo dai conti delle castellanie sa– baude, e l' attenzione a sotrolineare e riassumere l' avvenuto rispetto di tutte le fasi canoniche delle diverse procedure burocratiche è quindi costante.
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