Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

42 Bruno Orfandoni I ritmi di ricorrenza dei dari dendrometrici, discontinui per il dodice– simo secolo, si propongono approssimativamente inalterati nella prima metà del Duecento. Nell'arco dei primi settant'anni del secolo le campionature ri– scontrate sono poche. Si comincia nel1213 con alcuni materiali del castello Sarriod de la Tour di Saint-Pierre. Significativa è poila datazione di 16 dementi della torre De porta Sancti Ursi, tutti riconducibili al decennio 1217-1226. Al1224 datano alcuni legni del castello di Fénis. Del 1225 è un ulteriore intervento sull'Ar– chet, mentre del 1230 dovrebbe essere l'ultima sopraelevazione del campanile nuovo di Sant'Orso e anzi proprio la sua trasformazione in campanile, da torre che sembra essere stara in origine. Agli anni 1236-37 sono riconducibili diversi frammenti lignei - tutti pero provenienti da reimpieghi più tardi - al castello La Mothe di Arvier 62 • Ambigui invece alcuni dei dari emersi al castello di Quart. La torretta est del corpo meridionale ha presentato campioni scalati rra il 1216 e il 1260. Cio avrebbe sconvolto buona parte delle ipotesi fin qui accettate sulla diffu– sione di torri cilindriche in Valle. Tale diffusione, sulla base delle ipotesi di Blondel 6 3, si riteneva più tarda; addirittura a partire da quella metà del secolo che i dari segnalerebbero invece come fase conclusiva di una costruzione ini– ziata ben trent'anni prima 64 • Nella più recente pubblicazione sul castello 65 , pero, i tecnici della Soprintendenza di Aosta non ritornano più su questa da– tazione, proponendo invece una costruzione delle torrette cilindriche al tempo di Enrico di Quart, a metà Trecento, evidentemente- suppongo - dopo aver potuto verificare che quello dei legni duecenteschi nelle torrette era un reim– piego tardo. Al 1237-1240, piuttosto, sono databili alcuni legni della torre maggiore del castello Sarriod de la Tour 66 • E cio porrebbe agevolmente farsi coincidere con la testimonianza subito successiva- documentata al1244- del permesso 62 DE GArns G. 1 BOVET F. 1 CORTELAZZO M., Il castello di La Mothe in comune di Arvier, in Bollettino della Soprintendenza per i Beni Culturali, n. 3, 2006. 63 BLONDEL L. L'architecture militaire au temps de Pierre II de Savoie Les donjons circulaires, in "Genava" XIII 1935. 64 RONC M. C. 1 GERBORE E. E. Il castello di Quart, in R!VOLIN J. G. (a cura di), Quart. Spazio e tempo, Aosra 1998, p 160. 65 SURINTENDANCE DES ACTIVITÉS ET DES BIENS CULTURELS, Le Château de Quart: recherches, analyses etpropositions de mise en valeur, in BASA NSVIII, Aosra 2003, schemi 35 e 36. 66 La comunicazione è srara dara pubblicamenre da Renaro Perinerri nef discorso di presenrazione della mosrra Fragmenta Picta nello sresso casrello il 23 maggio 2003.

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