Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
Costruttori di castelli 45 mente molto simili, a conferma ulteriore dell'assoluta credibilità dell'analisi dendrometrica. Più sorprendente il fatto che allo stesso 1285 siano databili alcuni legni del castello di Verrès, evidentemente tracee della primitiva co– struzione dei De Verrecio, scomparsa poi nelle trasformazioni di Ibleto di Challant a fine Trecento. Negli anni successivi i dati continuano ad accavallarsi in maniera im– pressionante. Le udienze del1287 vedono le prime citazioni della torre di Etroubles, del castello di Aymavilles, della torre aostana de Porta, ricostruita dopo la con– quista cruenta dei visconti di Aosta; del Châtelet di Aymavi!les; dei castelli di Nus, di Verrès e ancora una volta La Mothe di Arvier. Del1287 sarebbero anche dei campioni lignei prelevati a Cly. Anche qui i dati dendrometrici si sommano a quelli documentari e storici. De Tillier par– lava di una costruzione del castello ad opera di Bonifacio 1 di Cly 75 , docu– mentato dal 1262 al 1304. Un documento citato da Zanotto nomina una "sala nova" a Cly nel 1293. Si puo quindi clare per certa una campagna co– struttiva tra il1285 e il1290 e vedremo tra poco come ulteriori intrecci tra dati formali e altre testimonianze documentarie permettano anche di localizzare in ipotesi l'area di sviluppo di questa campagna. Del 1288 è la prima citazione del castello di Bosses che oggi conosciamo in una versione più tarda, probabilmente frutto di una ricostruzione dell'ini– zio del Quattrocento. Nel1295- anno di un'altra redditio castrorum- troviamo le prime cita– zioni delle caseforti d'Avisee Léaval a Morgex, del castello detto "di Pilato" a Nus, e della torre di Arnad Ville, per altro sicuramente ben più antica. Al 1297, infine, riconducono moiti dati dendrometrici relativi agli de– menti lignei del primo piano del corpo prismatico del castello di Bramafan, evidentemente in fase di ristrutturazione dopo la cessione avvenuta nel1295 da parte dei visconti di Aosta ai Savoia. Ancora dopo, al 1315, infine, datano legni che potrebbero testimoniare trasformazioni avvenute al castello di Châ– tel-Argent. Naturalmente le citazioni documentarie nella quasi totalità dei casi sono relative all'esistenza dei castelli, non alla loro consistenza. Nei rari casi in cui è in qualche modo testimoniata, questa appare già rimarchevole, come dimo– stra il caso del castello di Nus. Citato perla prima volta nel 1287, il castello nel1310 doveva essere già costituito da diversi fabbricati. Gerbore ha trascritto 75 De TILLIER].-8., Historique.
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