Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
52 Bruno Orlandoni di certo a seguito di precedenti interventi. Si registrano l'acquisto, per 21 soldi, di scandole lignee "per ricoprire il suddetto castello"; poi gli stipendi di 18 carpentieri impegnati a ricoprire "le case, a rifare il tetto della chiesa, l'arca della farina, il pavimento davanti alla camerà', per un compenso di 23 soldi; e ancora la costruzione, per 36 soldi, "di una certa nave, per le necessità del ca– stello"91. Tra il1275 e il1276 si segnala solo una spesa di 14 soldi "perla coper– tura della torre del castello" e per l'acquisto delle relative scandole. Un'ulteriore spesa per la porta del castello e peril "sutterno" nonché perle chiavi della sua porta non è meglio quantificabile a causa dell'usura della pergamena 92 • Tra il novembre del1276 e il giugno del1278 i lavori si intensificano. La spesa sale a 4 libbre 9 soldi e 9 denari, comprende pero, oltre a lavori "per co– prire gli edifici del castello di Bard e per sistemare gli edifici delle sale", anche lavori alla vicina torre di Pramotton e al ponte di Hône. Sempre al castello, in– tanta, si provvedeva alla costruzione di un mulino a braccia, perla spesa di 43 soldi 93. La fase di attività più intensa sembra evidente a partire dal registro di conti del1278-1279 e inizia con una lunga serie di lavori. Si acquistano scan– dole e legname per ricoprire "i tetti del castello". Legato a questo acquisto deve anche essere quello di "quanalibus ad idem", vale a dire di canali, forse perle gronde. Poi si registrano la ricostruzione della stalla per i cavalli e gli stipendi per i carpentieri impegnati in questi lavori e nella ricostruzione della strada "dalla casa del guardaporte alle sale antiche". Tutto cio viene a costare 4libbre e 14 denari ma si precisa che dai lavori erano avanzate 300 scandole e due ca– nali che si sarebbero dovuti collocare "in cortis". Alcuni capitoli di spesa successivi sono relativi a lavori marginali e co– munque non di costruzione: si acquistano dei "dolii" per il vino; si trasporta, da sotto il castello fino al donjon, il mulino a braccia costruito l'anno prece– dente; si acquistano corde per le baliste del castello. Poi riprendono le registrazioni dei lavori edili. Si pagano operai incaricati di demolire "quodam passus in rupe castri" e si mura un "passum de Blonay" compiendo per questo un lavoro "intra nichia", cioé verosimilmente "in 91 RrvüLIN cit. p. 189. Soprarrurro la cosrruzione della barca puà srupire, ma è con– fermata da un successivo resrauro del1286-1287 in cui è cirara come la nave che si reneva "sorro il castello", cioè efferrivamenre sulla Dora. 92 RrvoLIN cit. p. 206. "Surrerno", in questo caso dovrebbe srare per "cirurno", vale a dire per cantina, o comunque per locale seminrerrato. 93 RIVOLIN cit. p. 215.
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=