Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

58 Bruno Orlandoni proprio al culmine di questa intensa fase di ricostruzioni che in effetti conti– nua ancora nel successivo registra conservato, relativo al periodo tra il 6 giu– gno del1283 e il24 giugno 1284. Ll troviamo le spese per le scandale acquistate "in recohoperiendi mue– ris casrri", ammontanti a 13 soldi; poi, dopo alcune spese di arredo e per ar– mamenti vari- "per un vaso del signore da aggiustare, per un'arca acquistata, per la sistemazione di quattro baliste del signore e per il ferro acquistato per 40 frecce . .. e per lo stipendia del fabbro che ha fatto le suddette frecce ... 14 soldi 8 denari" -, la registrazione di un nuovo ingente esborso di 19 libbre, 5 soldi e 9 denari "per gli stipendi dei moiti uomini che hanno cavato pierre e di molti altri che hanno portato le stesse pierre dentro al castello per i muri fatti colà ... e per la sistemazione di alcuni "passibus" 107 attorno al castello". Questa registrazione è subito arricchita con una lunga serie di comple– menti di spesa: "Per il ferro e l' acciaio acquistati per i picchi, i cunei, i mar– telli, le presse da affilare e rifare per le suddette pierre e per gli stipendi dei fabbri, e per quattro sbarre di ferro farte per la prima porta del castello e colà poste ... 30 soldi, 8 denari" e ancora "per 24 moggi di calce acquistati per le mura del castello olrre alla calce già acquistata ... ". Ancora una volta si indicano le aree di esecuzione dei lavori. Riappare Guglielmo di Chevrère che è pagato 64 libbre per 46 tese e 3/4 di cinta co– struita "dalla cappella di San Michele fino alla porta aostana, tanto per mura– tura grezza quanto per panceriis e merli". 1 merli compresi erano 8 e il muro "perfetto". Un'altra rratta pagata a Guglielmo era relativa a 24 tese e 3/4 "per un cerro muro fatto dalla porta del donjon fino alle mura del castello". Anche questo muro, con merli e "panceriis", era terminato e al maestro per i lavori si erano consegnate pierre "in platea'' e calce "in rafurno" 108 • Alcune di queste localizzazioni sono forse ricostruibili, almeno a livello di ipotesi. lnnanzitutto si segnala una cappella di San Michele che, evidente– mente, non dovrebbe confondersi con quella di San Maurizio. Credo che 107 Solitamente il termine "passus" è traducibile con il nosrro "gradino" . Data l'aspe– rità del siro del castello di Bard è verosimile che moiti senrieri e passaggi interni alla cinta fossero gradinati. Limpressione pero è che in alcuni tratti delle registtazioni dei conti quando si parla di "passus" si voglia indicare qualcosa di più di semplici gradini, forse dei veri e propri "passaggi" scavati nella roccia in maniere differenti a seconda delle diverse tipologie del terreno. 108 R.JVOLIN cit. p. 244. In questo caso credo che la segnalazione delle differenti con– segne "in plarea'' e "in rafurno" stia a precisare che le pierre erano consegnate al capomastro sul cantiere, e quindi il trasporto era a carico del casrellano, la calce era invece consegnata alla fornace, e quindi il capomastro doveva provvedere al trasporto a spese proprie.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=