Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
Costruttori di castelli 71 regolarità un Berteto Macon o Berteto lathomus, membro sicuramente di una famiglia in cui il mestiere edile doveva essersi tramandato per più generazioni. Poi troviamo citati un fabbro di Vignerosa in val di Champorcher, un "Boni– cio lo Magnyn de Donacio", un "fabro de Bardo", un "Marqueta Fabro" che non sappiamo se coincidere con il precedente, un ''Ansermeto Fabro", un "Francisco Carpentatore", ancora un altro fabbro di nome Bernardo. Poi an– cora i lathomi impegnati al castello: Nichodus, Nicholaus, Nicholinus, mae– stro Gautherus, Hodanyn. Il personaggio che ricorre con maggior regolarità nei conti è pero il ma– stro muratore Guglielmo di Chevrère. Le prime citazioni che lo riguardano ri– salgono al registra di conti del1275-1276, quando Guglielmo è tassato per un ammontare di 10 denarïl 55 • Anche ne! registra del1276-78 Guglielmo appare con la stessa imposta di 10 denari, e cosl in quello del1278-1279 156 • Tra il 1278 e il '79 appaiono anche le prime citazioni professionali. Il maestro, in– sieme ali'altro lathomus Hodanyn, viene pagato a contratto per la costruzione di una serie di tratte della cinta muraria esterna del castello: 14 tese e mezzo vicino alla porta della "domus porterii", poi 15 tese e 9 piedi quadrati, poi 30 tese e mezzo fino alla cappella di San Maurizio, poi ancora una "eschifà' die– tro alla stessa cappella, e, da solo, senza Hodanyn, sei tese di muro alla "po– stella de glorietà' e altre 5 tese e mezzo "ibidem". Come spesso avveniva in queste occasioni il capomastro tratteneva poi parte dei materiali avanzati a fine cantiere. Cosl vediamo che era debitore al castellano dell'ingente somma di 53 libbre e 17 soldi "pro arena que reman– sit anno preterito ei vendita" 157 • Il dato è rilevante perché conferma l'impor– tanza dell'attività imprenditoriale di Guglielmo. Solo il titolare di una grande impresa edile poteva avere interesse ad acquistare sabbia per un ammontare di spesa di ben 53 libbre, pari al compensa di un migliaio di giornate lavo– rative. Nel1283-84 Guglielmo è di nuovo allavoro al castello. 1 conti registrano prima 46 tese e 3/4 di muro costruito a contratto dalla cappella di San Michele alla porta aostana, e 24 tese e 3/4 dalla porta del donjon alle mura del castello. Poi ancora 27 tese di muro dalla porta del ponte levatoio alla "ruppe de la Cropa". Tutti questi lavori, il prestigio che comportavano e i compensi ad essi legati, dovevano mutare lo status sociale di Guglielmo. Quando la registra– zione dei conti riprende ne! 1283, dopo l'interruzione determinata dalla 155 RlVOLIN cit. p. 194. 1 5 6 RivouN cit. pp. 210 e 221. 157 RJVOLIN cit. p. 235.
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