Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
72 Bruno Orlandoni perdita dei registri 1279-1283, ritroviamo il nostro capomastro tassato non più peri 10 denari del 1278 ma perla somma ben superiore di 5 soldi e 4 de– nari1 58. Dallo stesso anno il maestro risulta anche titolare della percezione delle imposte sul sale, incarico quanto mai redditizio per cui versa al castellano 60 soldi annui 159 . Sarà, questa, una prebenda perla quale Guglielmo pagherà il censo, nel 1284-85, nel 1285-86, nel 1286-87 e cosl via. I.:ammontare del censo sarà sempre fisso a 60 soldi annui mentre nell289 si preciserà pure che l'incarico gli era stato affidato "ad vitam suam", era cioé un vitalizio 160 . Il poco che ri– sulta dai documenti di questa che appare come una vera e propria infeuda– zione, sembra quasi potersi assumere ad ulteriore traccia del ruolo centrale assunto da Guglielmo nei lavori al castello. Si pub cioè immaginare che l'as– segnazione all'impresario di una responsabilità cosl redditizia costituisse di fatto una delle tranches del compenso complessivo riservatogli per la sua atti– vità edile al servizio della castellania. Tra il1284 e 1'85 i conti registrano anche transazioni economiche private del nostro capomastro. Innanzitutto vende per il prezzo di 26 libbre una casa a Vullono de Settimo; poi acquista legname "ab illis de Valle Surdà' per un am– montare di 60 soldi 161. Doveva anche aver ricevuto una qualche ulteriore in– feudazione dal conte, tanto che fin dal precedente 1283-84 è registrato il suo obbligo, in pagamento di questo feudo, di mantenere a proprie spese una guar– dia alla torre di Pramotton 162 . Il conto dell284-85 registra anche un lutto famigliare. Guglielmo aveva perso il padre e pagava al castellano un censo di 8 soldi, probabilmente come tassa di successione ereditaria 163. La centralità del nostro personaggio nella vira della comunità doveva crescere ancora negli anni successivi. I conti registrano il pagamento al ta– gliapietre di uno stipendio annuo di 40 soldi perla cusrodia delle chiavi del borgo di Bard fino alla festa del Battista del 1285 164 e poi un ulteriore 158 RIVOLIN cit. p. 241. Valutando il soldo a 12 denari Guglielmo sarebbe passato da un'imposta di 10 denari ad una di 64 denari, avrebbe cioè aumemato di più di sei volte il proprio reddito. 159 R.!vOLIN cit. p. 24 1. 160 R.!VOLIN cit. p. 281. 161 R.!VOLIN cit. p. 251 . 162 RIVOLIN cit. p. 244. 163 R.JVOLIN cit. p. 251. 164 R.!VOLIN cit. p. 252.
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