Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008

Costruttori di castelli 75 maggiori) 176 • Non si copriva quindi solo la torre, il cui tetto non doveva rag– giungere i 50 metri quadrati di superficie, ma anche altri edifici non meglio precisati che dovevano far parte del complesso. I lavori più importanti si compivano pero un decennie più avanti, quando si decideva di passare ad una ricostruzione completa della torre. Il conto si apre con i pagamenti per questa ricostruzione che potremmo definire al ru– stice. Il magister lathomus Johannes de Castronovo percepisce l'alto compense di 91 libbre e 7 denari viennesi speronati per illavoro che il conto definisce ormai "perfectus". Si precisa che la torre era stata costruita "de mandato do– mini" in seguito ad una lettera comitale spedita da Susa il23 marzo 1319 e che il pagamento viene effettuato in base ad un regolare contratto notarile di al– logazione dei lavori e a seguito del rilascio di una ricevuta, sempre redatta in presenza di notaio. La torre, che al momento della registrazione del conto era già terminata dopo un anno di lavoro, era- sempre come da contratto- a pianta quadrata; misurava tre tese e mezza di lato (6 metri e mezzo) per nove tese e un piede e mezzo di altezza (17 metri e mezzo) per quattro piedi di spessore: il conto cal– cola pure la superficie complessiva dell'estensione delle mura costruite pari a 126 tese quadrate "et magis". Si precisa che calce, pietra, sabbia e tutto quanta necessario alla costruzione era stato fornito sul posto, "in platea", dalla com– mittenza e che la parcella - relativa quindi al solo lavoro manuale - era pat– cuita in 14 soldi e 6 denari per ogni tesa di costruzione. La somma, per 126 tese, farebbe 81 libbre e 7 denari. Dal memento che il compense corrisposto allathomus sarebbe stato superiore di 10 libbre si deve supporre l'aggiunta di un qualche incentivo straordinario non segnalato dal conto. Ultima precisa– zione l'obbligo, che maestro Giovanni si assumeva, di sistemare a spese pro– prie "tria travamentà' già esistenti nella casa forte, e quello di piazzare le travature del tetto. Una seconda serie di capitoli di spesa riguarda i materiali, in particolare quella calce, pierre e sabbia che il committente si impegnava a fornire sul can– tiere al capomastro costrurtore Johannes de Castronovo. La calce sarebbe stata fornita, sempre in base a due contratti, da Gior– dano Nicholati di Donnas e dai suoi collaboratori. Per 50 libbre Giordano si impegnava ad effettuare due cotture per un totale di 280 moggi di materiale. 176 Quando parlo di 20 cm. x 10 alludo ovviamente alla parte di scandola che resrava scoperta e che puo quindi servire a valurare l'esrensione del reno. Alrra parte della scan– dola, di dimensioni anche superiori, avrebbe dovuro poi inserirsi sono le scandale degli ordini sovrapposri.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=