Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
94 Bruno Orlandoni 2 1CANTIERI DEL CONTE VERDE: 1 CASTELLI DI CHAMBERY E DEL BOURGET 2.1 LA SITUAZIONE POLITICA: COLLEGAMENTI NAZIONALI E INTERNAZIO– NALI Un valida punto di appoggio per l'analisi dei cantieri valdostani tardo– medievali pub essere cercato fuori della Valle d'Aosta. La Valle, come è noto, fin almeno dall'XI secolo, faceva parte dei domini della famiglia dei conti di Maurienne che avrebbe poi preso il nome di Sa– voia. È opinione corrente che, tra le personalità documentate nell'XI secolo ad Aosta, moite fossero già a diversi livelli collegate in maniere più o meno directe non solo alla cerchia della dirigenza sabauda, ma più specificamente alla stessa famiglia regnante; i dati storici al riguardo sono pero esigui quando non del tutto reticenti. Se i legami tra il vescovo Anselmo, il vescovo Burcardo, l'arcidiacono Ber– nardo, lo stesso sant'Anselmo, ela stirpe dei conti di Maurienne spesso devono ancora essere chiariti, molto più evidente diventa invece la situazione nei se– coli successivi, almeno a partire dai XIII. 1 Savoia consolidano illoro potere non solo attraverso i rapporti sempre più stretti con la feudalità locale, in par– ticolare con gli Challant, ma anche attraverso l'istituzione di magistrature di controllo che vengono affidate di norma a membri della nobiltà savoiarda. Le castellanie di Châtel-Argent e di Bard e il balivato di Aosta sono già operanti alla fine del Duecento mentre i nobili valdostani cominciano con una certa re– golarità a venire investiti di compiti di controllo su castellanie e balivati tran– salpini. 1 rapporti diretti del potere centrale con la regione sono documentati fin dalla carta di franchigie concessa ad Aosta da Tommaso 1, ma anche Pietro II e Tommaso II avranno rapporti continuativi e diretti con la città. Pietro rive– stirà per un certo numero di anni il titolo di prevosto della cattedrale e avrà come suo consigliere principale l'aostano Rodolfo Grossi di Châtelard, arci– vescovo di Tarantasia, mentre Tommaso II ad Aosta morirà e sarà sepolto. A sancire il ruolo della Valle e della sua nobiltà nelle ristrette cerchie del potere alpino occidentale tra la fine del Duecento e l'inizio del secolo successivo Ebalo Magno di Challant figurerà tra i personaggi di maggior spicco dello Stato men– tre i suoi tre fratelli Pietro, Bonifacio e Aimone rivestiranno a turno le cariche di vescovi di Lione, Sion e Vercelli. Il figlio primogenito di Ebalo, Goffredo II, aumenterà ancora i livelli di collegamento internazionale della nobiltà valdostana. Sposando Beatrice Fie– schi si apparenterà con Sinibaldo Fieschi, zio di Beatrice, papa col nome di
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