Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
96 Bruno Orlandoni aveva seguito Enrico VII di Lussemburgo ne! corso del suo famoso e sforru– nato viaggio in ltalia. Ancora ne! Trecento è verosimile che siano stati forri i rapporti rra Ai– mone di Challant e i suoi frarelli Ebalo e Guglielmo, e il cugino Luca Fieschi, cardinale e, fino alla morte (ne! 1336), elemento di punta del sacro collegio avignonese. Si possono anche sottolineare delle coincidenze che forse coinci– denze non sono. Luca era cardinale di Santa Maria in via Lata, aveva cioè lo stesso titolo cardinalizio che sarebbe poi stato assegnato, mezzo secolo più tardi, al suo più giovane cugino Antonio di Challanr; Antonio che, non di– mentichiamolo, era nipote di nonna Fieschi, in quanto figlio di Aimone e Fio– rina Provana e quindi nipote di Goffredo II e Beatrice Fieschi. Sono tutti legami che potrebbero anche aver implicato risvolti artistici. Per ora non ne abbiamo prove ma quando si dovessero scoprire collegamenti valdosrani con fatti manifestatisi in area ligure rra la metà del Duecento e il primo Trecento non bisognerà stupirsi più di tanto. 1 Fieschi, rra l'alrro, pro– prio subito dopo la metà del Duecento, avevano fondato e stavano costruendo quello che è uno dei capolavori della transizione italiana dal romanico al go– rico, la basilica di San Salvatore a Lavagna, con l'adiacente palazzo 214 menrre ancora Luca Fieschi avrebbe avuto come esecutori testamentari i cardinali Ste– faneschi e Orsini, vale a dire i verrici della committenza arristica europea di primo Trecento, grandi patrons di Giotto, Cavallini, Simone Martini e del maestro del Codice di San Giorgio. Sempre Luca sarebbe diventato poi il ti– tolare di una delle tombe più imponenti del Trecento iraliano, oggi smem– brata ma superstite in innumerevoli frammenti rra il Duomo di Genova e il Museo di Sanr'Agosrino 215 • 2.2 1 CANTIERI SAVOIARDI DEL CONTE VERDE Naturalmente tutti questi dari giusrificano ampiamente non solo la stra– ordinaria esplosione documentata dal numero di cantieri aperti in Valle nel– l'ultimo quarto del Duecento, ma anche altri aspetti della fioritura arristica valdostana a cavallo rra i due secoli. Per esempio quell'eccezionale fenomeno inrerno alla scultura lignea che è segnato dalla fioritura delle botteghe aostane 214 CAVANA M. 1 DUFOUR Bazza C. 1 FusCONI C. (a cura di), San Salvatore dei Fie– schi. Un documenta di architettura medievale in Liguria, Milano 1999. 215 Sulla tomba di Luca Fieschi v. C!UENTO B. Monumento tombale del cardinale Luca Fieschi, in CASTELNUOVO E. (a cura di), Niveo de marmore, caralogo della mosrra, Sarzana 1992, Genova 1992, pp. 270-273 e DI FABIO C. Il monumento fonerario del cardinale Luca Fieschi, in DI FABIO C. (a cura di), La Cattedrale di Genova nef medioevo, Genova 1998, pp. 304-309.
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