Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2008
Costruttori di castelli 97 che potremmo definire "dei paliotti", che in un arco di tempo di poco più di mezzo secolo- dai 1280-90 alla metà circa del Trecento- aveva portato alla realizzazione di decine di dossali e antependia d'altare a bassorilievo, crocifissi, Madonne col bambino, icone di santi, altari a baldacchino e sportelli. Decine di esemplari superstiti ancora oggi- e quindi di certo centinaia eseguiti in ori– gine- nell'ambito di una produzione che sembra aver influenzato sia l'arte delle valli subalpine, dai biellese e Oropa alla Valsesia, sia quella d'oltralpe, so– prattutto vallesana 216 . La forte osmosi della classe dirigente, che aumenta ancora durante il Tre– cento in maniera provata da materiali documentari sempre più ricchi, giusti– fica la nostra parziale attenzione alla situazione sabauda e savoiarda. 1 Savoia operano ormai regolarmente in Valle, direttamente o peril tramite dei loro più fedeli alleati Challant. Ma contemporaneamente le diverse famiglie della no– biltà valdostana operano tra Piemonte e Savoia nell'ambito delle loro man– sioni di funzionari dello stato sabaudo. Peraltro la corte, per la maggior parte dei nobili, deve costituire non solo un luogo di transito e di lavoro, ma anche un luogo di formazione ed un riferimento culturale. 1 conti delle castellanie e dei balivati e quelli della corte costituiscono, fin dalla fine del Duecento, una formidabile fonte informativa per tutto lo Stato ed è proprio in questi conti che si possono trovare materiali di rilievo, spesso illuminanti sui meccanismi di gestione e organizzazione dellavoro sui cantieri di architettura. Un ricco quaderno di conti della tesoreria generale sabauda relativo alla fase finale del comitato di Amedeo VI è stato trascritto e pubbli– cato dai Jaccod fin dai 1939 sul XXV "Bollettino dell'Accademia di Sant'An– selmo"217. Da questa pubblicazione possiamo dedurre una cospicua serie di dati su due grandi cantieri operanti tra il 1378 e il1383 ai castelli del Bour– get e di Chambéry. 2.3 1 RESTAURI AL CASTELLO DEL BOURGET TRA IL 1378 E IL 1383 La prima segnalazione relativa a lavori in corso al castello del Bourget in– forma su una serie di doni al personale direttivo del cantiere, ordinata dal conte Verde: "Item pour XXI aunes de vert de louiers, XVIII deniers laune 216 Tra le pubblicazioni più recenti su questi problemi v. ROSSETTI BREZZI E. Le vie delgotico in Valle d'Aosta in ROMANO G. (a cura di), Gotico in Piemonte, Torino 1992; PAGELLA E. (a cura di), Tra gotico e rinascimento, scultura in Piemonte, catalogo della mostra, Torino 2001; Sculpture gothique dans les États de Savoie, catalogo della mostra, Chambéry 2003. 217 ]ACCOD ] . La comptabilité d'Amédée VI, dit le "comte vert", in BASA XXV 1939.
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