Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

Costruttori di castelli 99 dovevano avere per obiettivo ultimo il potere e soprattutto la sua immagine. Le date sono infatti significative. Nel1442 era morto Francesco, figlio di Ible– to e primo conte di Challant, e i personaggi coinvolti nella disputa saranno poi, certo non a caso, tra i protagonisti principali della guerra di successione che si sarebbe scatenata di ll a poco e che, evidentemente, stava già comin– ciando a maturare. Sembra di poter leggere chiaramente una prima mossa dei fratelli Sar– riod, nipoti di Ibleto di Challant, per accaparrarsi una prima fetta dell'ingom– brante ma accattivante eredità dei cugini e una contemporanea, anzi forse già precedente, contromossa di Francesco di Challant-Ussel che, in quanto membro di un ramo minore della famiglia, non poteva certo permettersi di tardare troppo a fissare le proprie posizioni nella disputa, pena il rischio di vedersi tagliato completamente fuori. Si puo anche osservare come nel 1441-1442 Pierre Sarriod avesse già ricoperto la carica di balivo d'Aosta e come negli anni di inizio della disputa, dal 1442 al 1445, il balivato fosse stato affidato ad un altro personaggio che avrebbe poi figurato tra i protagonisti della guerra di successione, risultan– done alla fine addirittura vincitore: Giacomo di Challant-Aymavilles. Tutto sembra comunque lasciar intendere come all'inizio del Quattrocento la torre di Bramafan non fosse affatto un rudere e come, anzi, il suo possesso dovesse implicare ancora, ad Aosta, una considerevole aura di prestigio, canto da sca– tenare cosl accesi contrasti. Per altro, come si è detto sopra non si puo non ribadire come anche i 100 ducati versati dai Donzel come introgio per assicurarsi la torre nel 1430, co– stituissero una cifra di tutto rispetto, significativa di quella che doveva essere la reale posta in gioco. È probabile che i due finestrotti e la porta in travertino ancora oggi leggi– bili in quell'affascinante rudere che è la torre, siano quanto resta di un inter– venta di adeguamento dell'edificio da porsi in rapporto con le vicende che ho appena riassunto. Si puo pure osservare come, essendo totalmente scomparse tutte le structure interne dell'edificio, non si possa escludere che questo inter– venta fosse stato in origine ben più esteso di quanto oggi ipotizzabile. Ora i computa che conosciamo non accennano mai a lavori alla torre di porta Beatrix, ma nei computa del balivato sono presenti tracee indirette di estremo interesse. Nella sua veste di castellano di Quart, Pietro de Cornillon appare infatti anche nei computa del balivato di Aosta e proprio in rapporto alle campagne di restaura della torre dei balivi: una prima volta fiel conto del 1427 in relazione alla visita alla torre compiuta da Corniaux nel preceden– te 1426; una seconda volta nel 1429 quando, insieme ad Hugonet Piquart,

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