Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 103 lnsieme a Bard e a Châtel-Argent, Montjovet era stato, da sempre, uno dei principali nodi di controllo della rete viaria in Valle d'Aosta. Il suo pos– sesso garantiva il dominio dei transiti nella regione tanto quanto quello del castello di Bard. Dopo essere stati da sempre proprietari di Châtel-Argent e dopo aver acquisito Bard- dopo il1242 cacciandone i legittimi proprietari -, i Savoia restavano ancora esclusi dai controllo di Montjovet che era proprietà in parte dei visconti di Aosta e in parte della famiglia Feydix. La situazione siera parzialmente semplificata quando l'ultimo visconte, Ebalo il Grande di Challant, aveva sposato una delle ultime eredi di quel casato, dalle vicende storicamente molto sfumate. Rinunciando al titolo di visconte di Aosta, Eba– lo legava a doppio mandata le proprie sorti a quelle dei suoi sovrani feudali. Questi, disponendo di un alleato cosl fedele, non avevano più alcun bisogno di controllare anche il passaggio di Montjovet e ne confermavano quindi il possesso alloro fidato vassallo. I..:acquisizione del feudo di Montjovet, tra l'al– tro, permetteva a Ebalo di unire geograficamente i feudi di famiglia nelle valli orientali del bacino della Dora- Ayas e Gressoney- con l'altro esteso blocco di possedimenti che controllava nella valle centrale, da Ussel, a Fénis, fino a Saint-Marcel, lungo tutto il versante meridionale della Dora. Questa acquisizione avrebbe segnato in maniera decisa una fase di for– runa del feudo e soprattutto del suo castello principale, quello che spesso conosciamo proprio come castello di Montjovet ma che sarebbe più corretto chiamare castello di Saint-Germain. Questa fortuna sarebbe durata pratica– mente per quasi tutto il XIV secolo. Dopo Ebalo il figlio Giovanni e poi il nipote Ibleto, sembrano privilegiare il castello di Saint-Germain come lora residenza favorita, abbandonando il più scomodo, arcaico e impervio castello avito di Villa-Challant. Sembrerebbe possibile individuare la fine della for– runa di Saint-Germain in coincidenza con l'acquisizione e la ricostruzione da parte di lbleto del castello di Verrès e poi di quelli di Issogne e Châtillon. Quest'ultimo, in particolare, dopo le estese risistemazioni che lo avrebbero toccata all'inizio del Quattrocento, sarebbe divenuto la nuova, sicuramente più insoleggiata, dimora preferita della famiglia. Ma a conferma del ruolo as– salto precedentemente dalla dimora di Saint-Germaine dai feudo di Montjo– vet non bisogna dimenticare come ancora all'inizio del XV secolo lbleto e poi suo figlio Francesco figurassero spesso nei documenti prima di tutto proprio come "signori di Montjovet", come se quello ne fosse il titolo privilegiato; quanto meno il più amato. Il rapporta della famiglia Challant col castello di Montjovet si sarebbe interrotto drasticamente nel 1438, quando Francesco di Challant, pessimo amministratore tanta dei beni ducali affidatigli nei suoi numerosi quanto
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=