Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 107 Germain. Questi sono a tutt'oggi i due corpi residenziali che effettivamente si possono ancora leggere sul terreno. Il sopralluogo di Mossettaz e Ferro era ovviamente solo il primo atto che doveva poi mettere in moto la solita procedura burocratica. Ma i due architet– ti non si fermavano a Saint-Germain. Una seconda visita, contestuale, faceva subito seguito alla precedente, e veniva condotta questa volta "in castro de Feydis", castello che, perora, in mancanza di alternative, identifico nel vicino castello che oggi chiamiamo "di Chenal" 211 • In quel caso il teatro principale dell'intervnto doveva essere la torre ca– stellana, di cui urgeva rifare interamente la copertura. Il resto precisa che della torre si sarebbe anche dovuta imbiancare la sommità "per circa una tesa tutt'attorno" 212 • Come ho segnalato in più occasioni è questa una notazione di notevole rilievo perché permette di legare al XV secolo l'usanza di imbian– care le parti superiori delle torri dei castelli, ancor oggi documentata in più casi in Valle d'Aosta, ma fin qui priva di qualsiasi appiglio cronologico certo in fonti o documenti datati. Tra i diversi casi superstiti o citati si possono ricordare le torri maestre dei castelli di Introd, di Sarriod de la Tour, La Mothe di Arvier e Blonay di Avise, e, prima dei restauri del Boggio che ne hanno murato il coronamento, anche la torre principale del castello alto di Saint-Pierre. Altra operazione che nella visita di Feydix si reputava necessaria era il restaura della cisterna. Il resto della perizia parla pero anche dei costi da soste– nersi "pro canalibus ferris et omnibus ad eius reparationem neccessariis" per– mettendo con cio di stabilire che un sistema di canalizzazione e conduzione dell'acqua {"canales" o "bornelli" e "vires" in ferro) doveva essere in funzione - almeno in parte - anche a Chenal, olne che, come si è visto nei capitoli precedenti, a Cly, a Quart e ai Balivi 213 • Terzo gruppo di lavori giudicato urgente il solito ripasso delle coperture di "cameras et aulas". Anche qui, come a Saint-Germain, erano necessarie delle lose; il che permette di stabilire che in entrambi i castelli le coperture 211 Lunica alternativa possibile a Chenal consiste nell'immaginare un altro castello fin qui roralmente ignoraro sia dalla documentazione d'archivio che dalla ricerca srorica. A favore dell'identificazione in Chenal gioca invece la rradizione che vede, ne! 1292, lo scambio di proprierà rra Ebalo di Challant e Feidino di Montjovet, a cui andava proprio quel château neuf di Montjover che tutti identificano ne! castello di Chenal. Al ciguardo v. infra vol. I, 1/6. 212 "albam circa unam tesiam in circuiru in sommitate". 213 Evidentemente sistemi di canalizzazione a "bornelli" e "vires" dovevano essere diffusissimi.
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