Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

112 Bruno Orlandoni relative ad altre castellanie? Sembra improbabile. Più probabile invece che la parcella di Quart fosse stata determinata dalla necessità di completare con un'integrazione di pagamento un compenso assegnato su altri capitoli di spe– sa, probabilmente in via diretta dall'amministrazione centrale. 10.6 ALCUNE CAMPAGNE MINOR! AL CASTELLO DI QUART: ANCORA STEFA– NO MOSSETTAZ, 1445-1446 1 lavori che ho appena citato si svolgevano, come ho detto, al tempo della vicecastellania di Pierre de Cornillon, che, come si è visto precedentemente, era anche implicato nei restauri dei Balivi, e, quasi sicuramente, anche in un piccolo intervento alla torre di Bramafan che per un breve periodo era stata di sua proprietà. Il balivo titolare era il nobile savoiardo Urbain de Chevron Villette. Per– sonaggio del clan degli Challant di Fénis, dal momento che era, dal 1422, marito della più piccola tra le figlie di Bonifacio 1, Caterina, e quindi cognato di quel mediocre Bonifacio II che reggeva il feudo dalla morte del padre, avvenuta, lo ricordiamo, nel 1426. Dopo questa presenza di Corniaux nel 1429, bisogna scendere fino a metà degli anni quaranta per trovare le tracee di una nuova campagna di una certa entità a Quart. Come segnalano i conti questa volta è Stefano Mossettaz ad impostarla, almeno in parte, il 20 gennaio del 1445 con l'appalto di ripa– razioni "in galleriis seu lobiis avantecti turre" e di restauri al tetto della sala grande del castello, il tutto per una spesa complessiva di 12 fiorini e mezzo 219 • Illavoro veniva affidato al carpentiere Petrus Giudreti, che credo non essere altri che quel Petrus Guideti operante anche alla torre dei Balivi. La ricevuta dell'avvenuto pagamento, rilasciata dal carpentiere in data 8 ottobre 1446, pone un termine a questa prima fase di intervento. ln date di poco successive venivano pero raccolte altre ricevute relati– ve ad altre operazioni di varia manutenzione condotte nell'edificio. Per tutti questi nuovi lavori il testo dei conti non fa più cenno a Mossettaz, anche se si pub supporre che le decisioni tecniche di orientamento degli interventi continuassero ad essere le sue. 1 conti registrano innanzitutto riparazioni "in epicotorio quoquine et fenestris stuphe dicti castri'' che venivano pagate al maestro lathomo Aubert Jori. La ricevuta di avvenuto pagamento della parcella di cinque fiorini è da– tata 11 ottobre 1446. Poi si ordinavano 84 tese di bornelli - circa 160 metri - per un am- 219 AST Inv. 68 f. 99 mazzi 24/25.

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