Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 113 montare di 10 fiorini e mezzo a Martino Chat che rilasciava quietanza del pagamento già il 19 aprile 1446. Si pagava poi una somma di 9 grossi per la serratura necessaria alla finestra della stufa al fabbro Dionisio Fagot. Novan– tacinque uomini, impegnati per un'intera giornata lavorativa a trasportare al castello i bornelli preparati da Martino Chat e a scavare il canale che li doveva contenere, venivano compensati con 13 grossi di derrate alimentari di vario genere. Si deve infine segnalare una citazione che non sono in grado di decifra– re, relativa ad un Petrus Guidoti, che credo essere ancora una volta lo stesso carpentiere Giudreti (Guideti) ingaggiato poco tempo prima da Mossettaz 220 , e ancora il pagamento di tre giornate di lavoro, per un ammontare di nove grossi, a Giovanni de Jantea, "della parrocchia di Quart", che aveva collabo– rato alla realizzazione dei bornelli. Ancora una volta le informazioni fornite dai conti vanno interpretate e non sempre l'interpretazione riesce chiara o priva di contraddizioni. Alcuni elementi sembrano pero sicuri. lnnanzitutto risulterebbe che an– che il castello di Quart, come moltissimi altri in Valle, all'inizio del Quattro– cento aveva ancora coperture lignee a tavelloni e scandale, se non su tutti i suoi carpi fabbricati almeno su diverse !oro parti per una estensione comples– siva di una certa entità. Poi risulta confermato in modo privo di equivoci che anche Quart po– teva fruire di una sua rete di distribuzione idrica costituita da bornelli lignei connessi da "vires" in ferro. Struttura e articolazione del castello dovevano essere già molto cornplesse e forse non poi cosllontane da quello che ne sarebbe stato l'assetto definitivo. 1 conti documentano interventi alla grande sala, che occupava il corpo princi– pale a valle, dove le ricerche archeologiche e i restauri la stanno rintracciando permettendo di ricostruirne gli assetti originari. Poi citano una torre ad essa connessa, coronata da logge e forse da "hourds" lignei. Non si capisce se si tratti della grande torre che chiude a ovest il corpo della sala o non piutto– sto - molto più probabilmente - di quella che limita lo stesso corpo sullato opposto, a est, a ridosso dell'ingresso del castello. ln questo seconda caso la loggia che era oggetto di riparazioni da parte di Pietro Guidecti potrebbe aver coinciso, né più né meno, con quel sistema di passaggi che ancora oggi chiude la parete est della sala, a ridosso dell'androne della torre di ingresso. Questa localizzazione troverebbe conferma anche negli esiti delle più re- 220 "Item blera ut supra in presenti (...) tradita magistro Petro Guidoti carpentatoris ..."v. AST lnv. 68 f. 99 mazzi 24/25.
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