Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
116 Bruno Orlandoni come condomini dei feudi di famiglia già ne! 1409. Ad Ibleto era andato il feudo di lntrod e al governo gli erano poi succeduti i quattro figli maschi, Francesco, Pietro, Antonio e Luigi; a Giovanni era andato il feudo de la Tour di Saint-Pierre. A sentire De Tillier Giovanni è ancora vivo ne! 1460 ela sua morte, di poco posteriore, deve essere precedente al 1466, quando signore del feudo risulta suo figlio Antonio. Se andiamo a leggere i protocolli delle infeuda– zioni concesse durante le Udienze Generali del 1430 da Amedeo VIII tro– viamo perà che mentre si infeudano la casa forte di Entrèves e "de la tour de Courmayeur ... à Yblet Sarriod, à son nom et de François, Pierre, Louïs et Antoine, ses enfans nés de Jeannette d'Entraives", beni feudali non meglio specificati vengono assegnati "à Jean Sarriod, fils d'autre Jean" 227 • Yale a dire a Giovanni di Giovanni, non a Giovanni di Luigi come avrebbe dovuto essere il nostro personaggio. Se ne dedurrebbe quindi che il Jean Sarriod citato dai De Tillier come signore "de la Tour de Sarriod" dai 1409 fin quasi al 1460 per mezzo secolo, sia in realtà la somma di due personaggi diversi: un Giovanni senior, figlio di Luigi Sarriod e Antonia di Challant, vivente ne! 1409, poi ancora ne! 1420, ma già morta, verosimilmente ancora piuttosto giovane, prima del 1430; e un suo omonimo figlio, Giovanni junior, già titolare del feudo nel1430 e poi padre di Antonio Sarriod de la Tour. Un documenta del 28 ottobre 1461, trascritto da De Tillier in uno dei suoi molti Recueils de franchise?2 8 , citando, tra altri personaggi, Antonio Sar– riod de la Tour già con la qualifica di "dominus Turris Sariodorum" lascia in– tendere che il passaggio di potere tra padre e figlio fosse armai avvenuto e che Giovanni (junior) dovesse essere probabilmente morta prima di quella data. Sia lntrod che il castello Sarriod di Saint-Pierre furono di cerro centro di estese trasformazioni forse a partire dagli anni Venti del Quattrocento fino al terza quarto del secolo. Ora nonostante questi cantieri siano già stati ana– lizzati in date recenti è opportuno riconsiderarli almeno in parte per valutare ulteriori scoperte avvenute in questi ultimi tempF 29 • Si puà riassumere almeno per punti la messe di dati che sta emergendo sia dalla ricerca d'archivio che, soprattutto, dalle indagini dendrometriche 227 AST Cité et duché d'Aoste Paquet IV n. 1 in COLLIARD L. Inventaire des documents relatifi à la Vallée d'Aoste comervés aux Archives d'Etat de Turin (Section de cour), in AA V 1971-72. 228 DE TILLIER J. B. Lefranchigie della comunità del ducato di Aosta (a cura di DAVISO DI CHARVENSOD B./ BENEDETIO A.M.), ed. Aosta 1965, p. 236. 229 ÜRLANDONI B. Stefano Mossettaz, architetto, ingegnere e scultore. La civiltà cortese in Valle d'Aosta nella prima metà del Quattrocento, Aosta 2006.
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