Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
124 Bruno Orlandoni vada ricondotto lo srnernbramento dell'altare della cappella di cui doveva far parte il bassorilievo con Santa Caterina oggi all'Accadernia di Sant'Anselmo e che in quell'occasione il rilievo, forse insierne ad altri framrnenti dell'altare e ad altri arredi della cappella, sia stato portato nd castello. Una data di dernolizione cosl alta spiega anche efficacernente per quale rnotivo di tanto complesso, certo di notevole rnonurnentalità, non si trovi traccia nd De Tillier, solitarnente attento alrneno a ricordare i rnonurnenti più insigni della nobiltà della Valle. Si possono anche avanzare ipotesi precise sul rnornento della costruzione di questo sacello. 1 verbali delle visite pastorali sernbrano testirnoniare che a tutto il 1420 la cappella non esistesse ancora corne vano autonorno. Cosl la riconsacrazione dell'altare maggiore nd 1441 potrebbe segnare la chiusura dell'operazione. C'è pero un ulteriore indizio che fino a qui non era stato considerato e che conferrnerebbe queste datazioni: è la sopraelevazione del campanile che abbiamo visto potersi collocare tramite le dendrocronologie agli anni irnrnediatarnente successivi al1430. Ora vista la posizione della cap– pella proprio a ridosso del campanile e visto il suo notevole ingornbro, viene abbastanza spontaneo pensare che la sopraelevazione, con costruzione di una nuova cella campanaria e sicuramente di una nuova cuspide a pirarnide otta– gonale in sostituzione di una più antica e più bassa cuspide forse a pirarnide quadrata, sia stata richiesta dalla parrocchia corne condizione per la conces– sione del diritto di costruzione della nuova cappella, per ridare un poco di visibilità al campanile stesso che la nuova cappella avrebbe in parte coperto. ln altri terrnini tutto lascia supporre che al rnornento del taglio del le– gnarne perla sopraelevazione del campanile, intorno al 1430, i piani di la– voro fossero armai stati definiti tutti al dettaglio. Non si puo escludere che il cantiere si fosse già aperto nd corso del decennio precedente, rna sernbra certo che il decennio cruciale dovette essere quello cornpreso tra il 1430 e il 1441 che vede la riconsacrazione dell'altare maggiore della chiesa da parte del vescovo Jean de Prangins. La cappella, costruita probabilrnente subito dopo che si era irnpostata un'estesa campagna di restauri del castello, a questo punta veniva ad assu– rnere un assetto e anche una posizione non dissirnili proprio da quelli della cappella di Ibleto di Challant a Verrès: corne si è detto sul lato meridionale della chiesa, quasi elernento di trarnite tra la chiesa stessa e le case del borgo. Anche la volurnetria doveva essere tale da rirnandare ai grandi saggi dell'archi– tettura di Ibleto di Challant corne avevo già osservato in passato a proposito della vicina dependance del castello, la cascina l'Ola: "La qualità forrnale ela cultura progettuale dell'insierne rirnandano inequivocabilrnente alla grande
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