Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 127 alloggiata la scala di ingresso. Una serie di foto e una ripresa con telecamera fatte insieme ad Omar Borettaz destavano in noi solo una certa perplessità relativa alla pendenza della scala di accesso che sembrava veramente eccessiva: una vera e propria rampa quasi verticale. Queste perplessità sono state fugate dalla possibilità di osservare un al– tro di questi caveau funerari nobiliari, fin qui mai analizzato con attenzione, nella chiesa parrocchiale di Perloz. Nel corso di un sopralluogo condotto con Claudine Remacle, Antonio Sergi, Gaetano de Gattis e Mauro Cortelazzo si sono scattate delle foto all'interno della cripta sepolcrale dei Vallaise che si trova sotto l'attuale cappella del Rosario di quella chiesa. Ora la pendenza della rampa di accesso a quella cripta è pressoché identica a quella visibile per la cripta funeraria di Ibleto di Challant e sempre analoga è la pendenza della rampa della cripta funeraria - sempre dei Vallaise e probabilmente più tarda - che si trova nella parrocchiale di Arnad, sotto la barocca cappella del Carmine 246 • A Perloz, sempre come a Verrès, la cripta, quadrata, di circa quattro me– tri di lato, è coperta da una volta a botte ribassata. È noto che nella parroc– chiale del paese si trovavano due tombe di famiglia principali riconducibili ai due rami dei Vallaise. Una loro descrizione cinquecentesca precisa come sulle tombe si trovassero scudi, bandiere, pennoni, elmi e cimieri dei principali membri della famiglia 247 • Dai documento non si capiva pero la direzione della descrizione (se dalla porta di ingresso o dall'altare), per cui restava difficile discriminare tra i due rami essendo solo chiaro che le due tombe erano in prossimità degli altari della Vergine e di Sant'Antonio. Un più recente documento fin qui inedito e segnalatomi da Roberto Bertolin permette di approfondire la descrizione precedente individuando in maniera precisa il modo in cui i due rami dei Vallaise, de la Côte e de l'Hôtel, si erano divisi lo spazio simbolico della chiesa. Il nuovo documento è del 1643. Viene redatto quindi dopo la ricostru– zione della parrocchiale, ma contiene delle deposizioni che descrivono in maniera chiara la situazione precedente alla ricostruzione. Cosl dalla deposi– zione giurata di Jean Cappellin sappiamo "qu'avant la reformation della (sic) venerable eglise du present lieu de Perlo il aureyt veu sur ung tret le long de l'eglise viellie a main droicte et du coste de l'autel notre dame sur lequel tret et 246 Non ho avuro occasione di vedere quesr'ulrima cripra che pero mi è srara segnalara da Roberro Berrolin. 247 AHR FV car. 1, 1, doc. 5. Ediro in ZANOLLI O. Les testaments des seigneurs de Cha/fant, r. 1, Aosra 1974, nora 142 a p. XLIX.
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