Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 11 estesi frammenti di un vero e proprio catasto ideale dell'Aosta tardogotica. Ora Adele, nel corso di una chiacchierata alla sala conferenze della Biblioteca Regionale, mi ha segnalato quella che secondo le sue ricerche doveva essere la residenza aostana di Hugonet de La Tour de Courmayeur e di sua moglie Jeanne-Marie Vaudan. Si tratta dello stabile al numero civico 28 di via Croix de Ville. eedificio- 0 almeno una sua parte- sembrerebbe potersi identificare in una "quandam domum cum locutorio ... et cum orto ... sitam ... sub– tus Malum Consilium" di proprietà del priorato di Saint-Jacquême. Il 24 novembre 1424, nella "sala nova'' del priorato, Piquart e il notaio Urbain de Léaval, insieme, riconoscevano di detenere in feudo dai priore Antoine Pipin ciascuno una metà di questa casa 12 • È interessante leggere dai docu– menta la sequenza delle coerenze della proprietà: "de prima parte rivus ville salva strata publica", vale a dire l'attuale via Croix de Ville che il "rivus ville" percorreva per tutta la sua lunghezza; da una seconda parte- verosimilmen– te verso nord - una casa di proprietà di Nicod de Lostan che, dopo essere stata affittata al sarto Johannes Poterii, era ora nelle mani del notaio Boni– facio de Villa; su un terzo lato una proprietà che era già in mano di Piquart e del Léaval che l'avevano avuta "dai fu" Aimonetto de Pralia. Questo lotto si trovava "de retro feudo dicti Nycodi Lostan". Credo che in questo "feudo di Nycod de Lostan" si debba individuare quella che per tutto il secolo sa– rebbe stata la residenza principale dei Lostan, che si trova esattamente ad est del complesso residenziale di cui ci occupiamo, separata dallo stesso dalla sola strada che proprio dai Lostan prende ancora oggi nome. Su un quarto lato- che collocherei a sud-est, si trovava poi una "camera Nurenchi", co– struita dal fu Aimonetto de Pralia su un terreno di proprietà della cappella di San Grato. C' era poi, a seguire, una quinta proprietà - che collocherei al centro del lato meridionale del nostro lotto - consistente in un piccolo orto, già di proprietà del fu Pietro Locto, e anch'essa già passata in mano del Piquart e del Léaval. Infine "dalla sesta parte" la sede del forno duca– le, tenuto da Johannes Marescal alias Jaquete. Questo sesto lotto doveva chiudere il fronte meridionale delle coerenze di questa proprietà, verso sud– ovest, probabilmente riaffacciandosi nuovamente sulla via Croix de Ville, approssimativamente all'altezza dell'androne coperto- meglio sarebbe dire corridoio - che oggi la collega alla retrostante via de Lostan passando sotto il palazzo Barillier. 12 ZANOLLI O. Le "repertorium imtrumentorum" du Prieuré St-]acquême d'Aoste, in AA V 1971-1972, doc VIII pp. 80-82.
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