Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

132 Bruno Orlandoni Il seconda è quello delle logge del cortile di Fénis il cui profila inferiore è mascherato da listelli intagliati sempre seconda il solito andamento a goccia rovesciata, o a carena di nave che dir si voglia. È vero che i listelli attualmente visibili a Fénis sono quasi tutti databili ai restauri novecenteschi, ma le foto d'epoca- anche quella in cui si vede la panca che citavo poco sopra- permet– tano di stabilire che il restaura non ha fatto altro che riprodurre il motivo de– corativo effettivamente messo a punto dai costruttori delle logge del cortile. Un terzo esempio è, nella stessa lntrod, la porta del granaio orientale. Il motivo dell'arco carenato domina effettivamente la produzione archi– tettonica valdostana fino alla fine del XVI secolo. Fin qui si era soliti segnalare come primo esempio della sua diffusione in Valle l'architrave con dedica e data 1390 di una porta al primo piano del cortile del castello di Verrès. Nel cantiere di Fénis, solo un lustro più tardi, si segnalava invece l'adozione del tipo della finestra crociata, ma sembrava stranamente assente proprio il moti– va carenato. Ora è probabile che in realtà nel cantiere di Bonifacio di Challant il motivo fosse già apparso, quanto meno proprio nelle mascherine inferiori di rivestimento degli arredi lignei: certo nel caso di logge e balconate, non sappiamo se anche nel caso dei mobili. Ho recentemente segnalato come in almeno un caso fosse poi presente anche nel coronamento di una porta 252 • Il cantiere del castello di lntrod sembra invece, al nostro attuale stato di conoscenza del problema, quello in cui per la prima volta i due terni della finestra crociata e del profila carenato vengono intersecati tra loro. Le finestre crociate con architravi carenati della sala del castello sembrano per ora in Valle i prototipi di questa tipologia, databili ipoteticamente al terzo, quarto decennio del secolo, tra il 1420 e il40. 2 5 2 Supra, vol. I, 4,13 e ill. 21.