Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 143 cerro décalage qualitativo (a favore della tavola) mi sembra possibile pensare che gli affreschi in questione avessero visto ali'opera la bottega di Antoine de Lonhy, verso il1485. E illuogo più probabile mi pare nuovamente e ancor più il chiostro del convento francescano. Detto cio ammettiamo poi mestamente di essere comunque del tutto privi di prove definitive. 11.3B UN ALTRO MONUMENTO PERDUTO: IL CHIOSTRO DELLA PREVOSTURA DI SAINT-GILLES A VERRÈS Il problema della costruzione del chiostro francescano puo indurre ad aprirne un altro, ancora più vago: quello della costruzione di un altro chiostro in Valle; in particolare quello della prevostura di Saint-Gilles a Verrès. Il problema era stato già posto - sommariamente - sempre in occasione della mostra sulla chiesa di San Francesco di Aosta. Allora si erano esposti due capitelli solitamente usati "come sostegni per vasi di fiori nel corridoio del convento di Saint-Gilles a Verrès" 276 • Quell'informazione puo oggi venire integrata. 1 capitelli conservati sono infatti più numerosi. A Saint-Gilles se ne conservano quattro, tre binati e uno ternato. Nella scheda redatta in occasione della mostra Sandra Barberi sottolineava l' analogia di questi capitelli con uno di quelli noti provenienti dai chiostro francescano. Ora la cosa curiosa è la scoperta, proprio a Saint-Gilles, (che ho ricordato poco fa) di un capitello - sempre usato come supporto per vasi da fiori - che per di– mensioni, tipologia e materiale è invece chiaramente riconducibile proprio alla serie francescana. Naturalmente quest'ultimo ritrovamento potrebbe indurci ad immaginare che anche gli altri capirelli, per qualche motivo oggi non più definibile, siano stati portati a Verrès dai complesso francescano di Aosta. Cio pero sembra contraddetto dalla tipologia del materiale, che nei quattro capitelli di Saint-Gilles è la stessa friabile pietra verde che si trova in diverse parti sia del complesso della prevostura, che del castello: un materiale squisitamente locale. Sembra contraddetto anche dai fatto che a Verrès, in una sede diversa, si trovava anche un quinto capitello riconducibile alla serie di Saint-Gilles 277 • 276 BARBERI S. Tagliapietre aostani. Due capite/li, scheda n. 25 in ORLANDONI B. (a cura di), La chiesa di San Francesco in Aosta, Torino 1986, p. 250. 277 Il capitello era appoggiato su una colonna nell'ampio cortile della ditta di marmisti sulla strada statale al centro del paese. Mi era stato segnalato da Juan Alcoberro e, recatomi a vederlo, avevo parlato con il proprietario che mi aveva fatto notare come il capitello fosse la metà di un capitello a quattro dementi e come fosse in possesso anche dell'altra metà nonché di un seconda capitello binato. 1 capitelli superstiti sarebbero quindi sei: quattro binati, uno a tre ed uno a quattro dementi.
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