Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 145 È vero che i capitelli sono piuttosto piccoli, più piccoli dei capitelli del chiostro francescano, ma va sottolineato come ognuno dei capitelli superstiti implichi la presenza di un numero elevato di colonnine (due, tre e quattro). Si puo poi immaginare un ritmo del colonnato più serrato del solito per ipo– tizzare un chiostro di dimensioni limitate ma complessivamente credibile. Nella sua scheda sul catalogo della mostra francescana dell'86 Sandra Barberi metteva ipoteticamente i capitelli in rapporto ad una cauda nova do– mus prepositurae citata in un documento del4 marzo 1452 e riferibile quindi al tempo della prevostura di Humbert Angley (1426- 1441), oppure a quella di Pierre Mouton (1441 - 1450)2 80 • Il termine cauda nova sembrerebbe al– ludere ad un vero e proprio corpo fabbricato nuovo, aggiunto ai preesistenti elementi del complesso. Ora se si dovesse indicare oggi il principale candidato all'identificazione in questa cauda nova, questo sembrerebbe essere il fabbri– cato disposto perpendicolarmente dietro l'abside della chiesa, dove sono stati sistemati la biblioteca e l'archivio della prevostura. Una credibile collocazione del perduto chiostro (una delle poche possibili) sembrerebbe doversi cercare a nord di questo corpo. Si possono anche avanzare ipotesi più articolate. Si puo immaginare che un primo chiostro sia esistito fin dalla fase romanica. Possiamo ben pensarlo addossato al fianco nord della chiesa- che fino alla metà del Settecento dove– va essere disposta in senso perpendicolare a quella attuale - sullato opposto del campanile romanico. ln quella direzione lo spazio doveva essere libero perché nel XII, XIII, XIV secolo non doveva esistere ancora il corpo fabbri– cato della biblioteca. ln quella posizione il chiostro romanico avrebbe potuto essere delimitato verso sud dalla chiesa e verso ovest dall'edificio priorale che doveva invece già esistere, in almeno una delle sue due sezioni orientali, se non in tutte e due. Questo chiostro primitivo avrebbe dovuto essere demolito al momento della costruzione del corpo della biblioteca, verso la metà del Quattrocento, ed essere ricostruito più a nord, nella versione a cui possiamo ricondurre i capitelli superstiti. A meno di pensare ad un chiostro compresso tra la parete nord della chiesa e la parete sud del corpo della biblioteca, più o meno là dove oggi si trova l'abside della chiesa barocca. ln questa colloca– zione si sarebbe trattato veramente di un minichiostro - fin troppo piccolo - cosa improbabile, anche se, a rigore, non del tutto impossibile, dato anche lo scarso rilievo dell'attività e il ridotto numero dei membri del corpo cano– nicale di Saint-Gilles. ln tai caso, non mutando l'invaso del chiostro, si dovrà 280 BARBER! S. Tagliapietre aostani. Due capite/li, scheda n. 25 in ÜRLANDONI B. (a cura di), La chiesa di San Francesco in Aosta, Torino 1986, p. 250.
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