Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

150 Bruno Orlandoni ora è verosimile che in questo contesro il termine magister alluda più ad un ar– tigiano edile che non ad un notaio o ad un "fisicus". Cosll'attività nel settore di Jacobo de Gorrey è confermata da un successivo contratto che lo incarica, insieme a Pietro Chabot, di preparare delle !ose. Un incarico analogo viene affidato a Guglielmo Falquer mentre nuovamente a Johannes Gras si affida il compito di preparare dei "bochetis". Si puo sottolineare che alcuni di questi cognomi rirorneranno nella suc– cessiva documentazione d'archivio valdostana. Dovremo quindi chiederci se esisteva un legame tra Johannes Gras e quel figlio di Gras de Rial di Fleuran che opera a fine Quattrocento sul cantiere di Issogne. 0 ancora se esisteva un qualche legame tra il Vincenzo Ferre impegnato a trasportare ad Aosta il legname donato dai vescovo e quell'Oberto de Ferro che negli stessi anni era impegnato sui cantieri di Cly e di Montjovet. Il caso più interessante e credi– bile sembra quello del tagliapietre Jacobo du Gorrey. È molto probabile che i due fratelli Johannes e Comolo Gorrey, operanti anch'essi come tagliapietre, documentati dal1492 al1507 su diversi cantieri aostani di Giorgio di Chal– lant, avessero un qualche legame con lui. Infine un'ultima segnalazione da tenere presente. La maggior parte dei contratti in questione e la stessa redazione dellibro di conti sono opera del canonico Gérard Blaver. Cio mi pare confermare nella maniera più vistosa il ruolo assolutamente centrale di questo personaggio in tutte le committenze artistiche del Capirolo della cattedrale. Personalmente ribadisco l'idea che proprio in Blaver, molto più che nel vescovo Moriset o nei suoi successori Giorgio di Saluzzo o Jean de Prangins, si debba individuare il vero cervello e il vero motore, sul piano della cultura artistica e architettonica, dello straordi– nario rinnovamento che coinvolge la cattedrale di Aosta a partire dalla prima metà del XV secolo. Viene quasi da pensare che il fatto stesso che nel 1456 il vescovo Antoine de Prez abbia finalmente istituito in maniera canonica la fabbriceria della cattedrale sia una conseguenza dell'opera di Blaver che, in fondo, nel corso di tutta la sua carriera documentata di canonico, si comporta come magisterfabricae defacto, probabilmente investito di questo ruolo da un tacito accordo tra colleghi che individuano in lui la persona più competente e adatta ad assolvere a quesro compito. Sarà quindi necessario approfondire gli aspetti principali della personali– tà di questo prelato, a tuttora piuttosto trascurato dalla ricerca storica, tanto che non si conoscono né le sue origini esatte né i tempi e i modi del suo arrivo in Valle. 1 documenti lo dicono "de Flerico", che solitamente si traduce con "Fleurus", centro nella diocesi di Liegi, oggi in Belgio. Dai Tio sorrolinea come appaia già nel1414 come giudice del tribunale ecclesiastico. Canonico

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