Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
154 Bruno Orlandoni 11.6 ALTRI LAVORI IN CATTEDRALE: 1443-1469 È verosimile che i lavori al chiostro abbiano coinvolto anche altre parti del complesso cattedrale. Sappiamo per esempio della costruzione di un vano per gli archivi vescovili sopra o nei pressi della cappella dei Santi Gervasio e Prota– sio per volontà del vescovo de Frangins. Scrive De Tillier: "il a fait bâtir sur la chapelle des saints Gervais et Protais, entre le vase de l'église Cathédrale et la galerie, qui joint au palais de l'évêché, une chambre carrée en forme de tour, voûtée à double voûte forte, dans laquelle il a fait réduire et mettre en ordre tous les titres et écritures dépendantes de son évêché et l'a fait servir d'archive" 298 • I.:unica traccia che ne resta è il bassorilievo araldico con lo stemma del vescovo e il suo pastorale ancora murato all'esterno della cappella, poi am– piamente trasformata nei secoli successivi. Si tratta di un buon saggio di de– corazione architettonica minore che discende direttamente dalla spettacolare aquila araldica del gisant di Tommaso II di Savoia. Non mi pare si possa par– lare di opera di Mossettaz, ma comunque non si pub escludere la sua bottega e di sicuro è una testimonianza precisa dell'influenza che illavoro del grande maestro stava esercitando su tutta la produzione locale. Nel sottotetto delle sacrestie che fin dall'Ottocento hanno occupato parte dei vani antichi si trovano tracee di dementi quattrocenteschi, quali i frammenti di una finestra rivolta verso la strada. A giudicare da una famosa miniatura del messale del vescovo François de Prez dobbiamo immaginare una cappella dall'impostazione fortemente verticalizzata, con un grande por– tale aperto a sud verso il vescovado, sormontato dallo stemma a sua volta sormontato da una finestra a bifora 299 • La collocazione di questo archivio era distributivamente sensata. Si tro– vava infatti presso lo sbocco del passaggio fatto costruire dal vescovo Moriset che dalla cattedrale dava accesso al vescovado. Alain e Christian Orcel e Jean Tercier segnalano anche la presenza in chiesa di legni databili con precisione al 1443-1444, cosl come di successive serie di legni tagliati tra l'inverno del 1466-67 e quello successivo 300 • La col– locazione di questi materiali è nelle carpenterie del collaterale sud e induce 298 De Tillier cimro in Duc J. A. Histoire de l'Eglise d'Aoste, vol. IV, 1909, p. 435. 299 I.:immagine della cattedrale ne! messale De Prez è al foglio CCCLX (v. BRUNOD E./ GAR!NO L. La cattedralediAosta, Aosta 1996, p. 374, ill. 529, 530). Nella miniatura in questione lo stemma De Prez sostituisce lo stemma Prangins e la finestra è una monofora a tutto sesto, tuttavia l'indicazione è piuttosto precisa. 300 ÜRCEL A. 1 ÜRCEL CH 1 TERCIER J. Synthèse dendrochronologique relative au bois de la cathédrale d'Aoste, in BARBERI S. (a cura di), Torino 2000, p. 58.
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