Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
156 Bruno Orlandoni bro del capitolo, e quello col dossale raffigurante san Thomas Beckett, titolare della cappella del vescovado. Anche la vetrata con san Thomas Beckett, nel nuovo cielo di fine Quattrocento/primo Cinquecento, sarebbe poi stata col– locata nella parete meridionale del coro. ln contrapposizione la metà nord dell'edificio e tutte le sue adiacenze si qualificavano sempre più come il "lato del capitolo". Ll si trovavano chiostro e sala capitolare e ora, subito dopo ill450, anche la nuova sede dell'archivio. Ll, nel nuovo chiostro, si sarebbero localizzate la maggior parte delle tombe dei canonici, nonché di arcidiaconi e prevosti- tra le quali, per esempio, quel– la del prevosto Scutiferi 304 -. Ancora a nord si trovavano, fuori dai complesso della chiesa, quasi tutti i canonicati, mentre la figura di canonico nella vetrata di santo Stefano 305 - che identifico nel maestro di fabbrica Bartolomeo Pensa - veniva anch'essa posta ad una finestra dellato nord del coro. All'inizio della serie di stalli nord si trovava lo scanno con san Bernardo, destinato ali'arcidia– cono, che nel Quattrocento era de facto il vero capo del capitolo. A nord, infine, probabilmente simmetrico alla cattedra episcopale, si tro– vava, a fianco dell'altare, il grande tabernacolo marmoreo per il sacramento, sul quale, come dicono le fonti, si trovavano solo le insegne del capitolo - certo come committente -, e non quelle di vescovi. Si pub ancora osservare come questo perfetto equilibrio fosse turbato da un'unica presenza anomala e fuori luogo: la cappella dei santi Giovanni Evangelista e Cristoforo fondata da Moriset, con la tomba del vescovo, era in– fatti, come ormai abbondantemente dimostrato, al centro della navata nord, a fianco della porta del chiostro. lnvadeva, cioè, sfacciatamente, l' area che io definirei "di competenza del capitolo". Non mi stupirei se un giorno si trovasse il modo di dimostrare che uno dei motivi alla base della demolizione di questa cappella all'inizio del Cinquecento, e forse neppure uno dei motivi minori, fosse legato proprio alla volontà di ri– pristinare una simmetria assoluta delle competenze gerarchiche suU'edificio. 11.7 COSTRUTIORI DI CAMPANILI Come abbiamo visto i documenti rintracciati e trascritti in questi ultimi anni permettono di risalire indietro nel tempo, alla ricerca di capomastri, 304 Sulla tomba dell'arcidiacono Scutiferi v. BRUNOD E. 1 GARI NO L. La cattedrale di Aosta, Aosta 1997, p. 147. 305 Su questa vetrata v. ora ]ORIOZ D . 1 PIZZI L. Vetrata istoriata rajfigurante santo Stefano con devoto, in Glassway. Le stanze del vetro. Dall'archeologia ai giorni nostri, Aosta 2002, p. 135.
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