Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009

162 Bruno Orlandoni politico alla corte di Chambéry. Il 1451 è infatti l'anno della morte di Ame– deo VIII. È vero che Amedeo aveva rinunciato ~ominalmente al governo a favore del figlio Ludovico fin dai 1440, ma di cerro il ruolo suo e dei suoi diretti consiglieri doveva esser rimasto centrale. Non a caso subito dopo la sua morte scoppiava la cosiddetta "congiura contro i ciprioti" che contrappone– va quasi tutta la nobiltà sabauda - Menthon, Challant e La Palud in prima fila- ai nuovi consiglieri della duchessa Anna di Lusignano. È verosimile che l'attenzione alle problematiche della buona gestione dei beni ducali sia ab– bondantemente scemata. Ed in effetti a ben guardare, non è tanto Mossettaz a sparire dai conti ducali dopo il1452, quanto proprio la carica che l'artista e prima di lui Corniaux avevano rivestito. ln altri termini mi pare che si possa ipotizzare che nel nuovo corso polirico e amministrativo si sia semplicemente deciso di sopprimere il ruolo di magister operum domini in Valle Augusta. Ed in effetti questo titolo non riapparirà nei documenti dell'amministrazione sabauda, fatta eccezione per una breve parentesi, sempre a Quart, nel nono decennio del secolo 316 • 12.2 UNA NUOVA CAMPAGNA AI BALIVI: FRANCESCO SOMON E MARCELLO GÉRARD Indipendentemente dalla sparizione o meno della carica i problemi del– la cui soluzione i titolari della carica avrebbero dovuto occuparsi, restavano praticamente tutti. 1 Balivi, cioè, o i diversi castellani, dovevano comunque individuare uno o più professionisti di huon livello a cui rivolgersi quand'era necessario intervenire sugli stabilimenti di proprietà ducale. Ed è verosimile che l'invecchiamento e poila scomparsa di Mossettaz abbiano posto il proble– ma della sua sostituzione; vale a dire dell'individuazione di qualche altra per– sonalità di provate capacità professionali a cui affidarsi in caso di necessità. Traccia di questa ricerca sembra contenuta nel conto relativo ad una nuo– va campagna di lavori alla torre dei Balivi condotta tra il 1460 e il 1462 317 • La campagna era ordinata da una vera e propria commissione costituita dai procuratore ducale Pantaleone Richet, dai due sindaci Francesco Rulliard de Turre nova e Jean Raymond, e da un gruppo di "nobilium et providorum virorum" di cui facevano parte Bonifacio de Turre, Glaudio Vaudan, figlio dell'Antonio già gran commis di Bonifacio 1 di Challant a Pénis, Pietro de Rua, Giovanni de Quercu, Giovanni Viethi, Giovanni de Petra. 316 Infra, vol. II, 12.6. 3 17 AST Inv. 68, foglio, mazzo 49.

RkJQdWJsaXNoZXIy NzY4MjI=