Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 15 recenti - implicherebbe un investimento non indifferente oltre alla devasta– zione dell'attuale appartamento. Il dettaglio stilistico, quindi, per ora non è ancora rilevabile con sicurezza, anche se cio che si vede della testa col cappella rosso sembra testimoniare di una qualità di tutto rispetto. Mai dati di moda e di cultura leggibili nei due frammenti riapparsi sono di un'evidenza totale. Il cartiglio e la scritta che lo ricopre parlano lo stesso linguaggio dei saggi del cortile di Fénis. E lo parlano in francese: siamo quindi, sempre con Fénis, di fronte ad una delle più antiche testimonianze di uso corrente della lingua francese in Valle; il giullare testimonia della stessa cultura e degli stessi svaghi del soffitto delle teste del castello Sarriod; il cappella della testa del seconda frammento documenta la stessa moda che dagli affreschi dell'aula magna del castello di Quart matura sempre negli affreschi di Fénis per approdare poi alla tomba di Francesco di Challant o alle formelle di lntrod: affreschi di Fénis 1414; salone delle teste Sarriod 1432; tomba di Francesco di Challant 1429-1434; formelle di lntrod 1440 circa. Soprattutto è significativa la connessione tra le datazioni possibili per via stilistica per l'architettura- tra il1395 e il 1430-40 circa- e quelle ipotizza– bili per la decorazione pittorica - tra il 1415 e la metà del secolo -, il tutto con la conferma del documenta di infeudazione del 1424 che potrebbe ben costituire l' antefatto di tutta l'operazione. Il possibile stacco di un decennio o poco più tra costruzione e decorazione, in fondo, è lo stesso stacco che separa il cantiere di Bonifacio di Challant a Fénis dalla decorazione "jaquerianà' del cortile e del salone. 1 rimandi tra Fénis, Aymavilles, la casaforte dei Vaudan e questa ipotetica residenza di Piquart e del notaio Léaval, parlano in maniera sempre più chiara di una vera e propria cultura omogenea, prima architettonica, poi figurativa, germogliata nelle cerchie di potere degli Challant di Fénis ed Aymavilles. Il documenta del Repertorium Instrumentorum di Saint-Jacquême apre poi una vera e propria finestra informativa su altri aspetti del problema. Innan– zitutto il fatto che lo stabile venisse affittato insieme da Hugonet Piquart e da Urbain de Léaval testimonia dell'elevatissimo livello di connessione tra questi due personaggi. Per inciso va ricordato come il seconda, membro della famiglia nobile dei Léaval di Morgex, fosse di fatto il notaio di fiducia del capitolo della cattedrale e come, in quanto tale,. sia documentato in rapporta ad eventi artistici di diverso generee tipo. Sarà lui, per esempio, nel1434, a registrare gli avvenuti pagamenti a Mossettaz in relazione al grande cantiere di Francesco di Challand sul coro della cattedrale. Possiamo poi cominciare a redigere un articolato indirizzario relativo all'ubicazione delle abitazioni di diversi personaggi dell'Aosta del primo Quattrocento e scopriamo una cosa
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