Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 171 Poncey, nove dozzine di assi e ferrarure per un arnmontare di 11 fiorini per riparare letti, sedili, porte, finestre "et aliis" 329 • Nel 1476 Giovanni Defary, molto probabilmente parente del Dionigi impegnato al castello vent'anni prima, rifaceva il forno per un compenso di 8 fiorini. Contestualmente nel novembre dello stesso anno si riparava la cisterna, che doveva avere problemi di perdite 330 • I..:intervento era attuato da un tecni– co forestiero, Giacomo Rava di Moncalieri, per il prezzo di 17 fiorini e due denari, che risulta di fatto una delle spese maggiori compiute al castello dopo le campagne di Mossettaz. Si puà avanzare un'ipotesi su questa presenza. Il fatto che questo Gia– como Rava arrivasse addirittura da Moncalieri, lungi dallo stupirci, potreb– be infatti essere abbondantemente giustificato pensando che proprio Mon– calieri sarebbe stata una delle residenze abituali in Piemonte di Jolanda di Savoia. A proposito del castello di Moncalieri Maria Grazia Vinardi scrive "l'impianto originale fu ampliato e ingrandito per volere di Jolanda di Valois (morta nel 1478) ... La dimora ducale, fin dalle antiche epoche, fu gradita residenza ai principi sabaudi e tutti gli autori sono concordi nell'indicarla come sede di trattative diplomatiche: vi si stipula, nel 1475, il "trattato di Moncalieri" tra la duchessa Jolanda, il duca Carlo di Borgogna e Galeazzo Sforza, duca di Milano" 331 • Se si riflette sul fatto che la presenza del Rava a Cly segue di un anno il passaggio dai castello della stessa Jolanda di Valois, sorge il dubbio che fosse stata la stessa duchessa, o per lei qualcuno della sua stretta cerchia, ad individuare nel Rava il professionista adatto per i lavori che a Cly si sarebbero dovuti svolgere. È infatti possibile - anche se non ne abbiamo le prove - che il Rava fosse già stato impegnato dalla corte per lavori nella stessa Moncalieri. 12.4 TRACCE DI CAMPAGNE MINORI NEL TARDO QUATTROCENTO Documenti e fonti informative di tipologie diverse si sommano tra loro per tramandarci tracee dei cantieri e degli interventi più disparati. Giorgio di Challant, divenuto priore commendatario di Sant'Orso verso il 1469, interviene a più riprese sul complesso ursino. Una delle sue prime 3 29 AST inv. 68, foglio 63, mazzo 26/1. 330 La morivazione dell'inrervenro è pro ipsa fociendo tenere v. AST inv. 68, foglio 63, mazzo 27/1. 331 VINARDI M. G. Moncalieri "luogo di delizia", in PERNICE F. (a cura di), Il castello di Moncalieri. Gli appartamenti reali, Torino 1996, pp. 11-12.
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