Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
176 Bruno Orlandoni blema non riguardava pero il solo ponte di Pietra. Da altre riunioni si arguisce che si discuteva anche della possibilità di procedere ad una pavimentazione della principale strada della città. ln particolare dai verbale della riunione del 19 maggio veniamo a sapere che si era già provveduto a contattare un esperto maestro pavimentatore che era stato reperito a Biella: "Deinde fuit ordinatum debere dari, per syndicum civitatis et burgi, magistro qui venit de Bugella pro faciendo dictum pavimen– tum pro suis expensis et pro vino, XII grossos. Quomodo XII grossi debeant intrari dicta communitas dictis syndicis et ipsis intrari et cetera." 340 • 1 lavori avrebbero dovuto procedere per un certo periodo, tanto che un pagamento di otto grossi al "magistro pavimenti" è registrato, insieme ad altre spese "pro ponte Suavi", il14 settembre 1493 341 • Altra commessa pubblica nel1494. Nel corso di una riunione del consi– glio comunale tenuta in data 17 novembre "nel refettorio dei frati minori", il vicebalivo Pierre de Tollen ela solita lunga serie di "provvidi viri", tra cui il no– taio di fiducia di Giorgio di Challant Petrus Andree, Andrea Sarriod, Giacomo dou Liege, Lorenzo Pensa, Aymo de Villa, affidano al sindaco Grato de Villa, a Giovanni Allexone e a Ludovico Antonio Sarriod "a ciascuno per una terza parte" l'incarico "di costruire di nuovo il portale e il muro della porta Beatrice, cosl come descrivono in quadam visione scripta parte lohannis Brusoni per un compenso di cinquanta fiorini di piccolo peso 342 • Si precisava pure che una prima tranche di 24 fiorini veniva data da Michele Rofferi e dagli eredi di Pie– tro Gal, mentre la quota rimanente avrebbe dovuto essere reperita tramite una taglia su tutti i cittadini, dalla quale venivano invece esentati i tre impresari. Ai tre era pure concessa "totam la despollie dicte porte Biatricis" e il permesso di procurare le pietre necessarie per illavoro "super bonum communi" 343 • Ad una combinazione di dati dendrometrici e di voci della tradizione storica si deve infine la datazione di un altro cantiere sul quale sarebbe bello avere più informazioni. Quello della costruzione del castello di Avise. Le fonti al riguardo sono piuttosto reticenti, De Tillier, pero non esita ad attribuirne il merito a Bonifacio d'Avise: "Il fit batir la maison forte à pa– villion, soit chateau neuf d'Avise tel qu'on le voit à present près de l'eglise" 344 • La notizia viene in qualche modo perfezionata dai Nigra che precisa nel1492 340 VALDRIGHI G. cit. pp. XXIX. 341 VALDRIGHI G. cit. pp. XXXIV 342 VALDRIGHI G. cit. pp. XLVIII-XLIX. 343 Ibidem. 344 DE TILLIER, Nobiliaire, p. 173.
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