Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
Costruttori di castelli 195 e non ancora re Luigi XI, era stato tenuto a battesimo. Ora Luigi di Challant muore giovanissimo, trentatreenne, nel1487. Ricordando come l'unico anno documentato in modo esplicito sia il 1489 del graffita di Jan de Volupe, ribadisco come sia per ora impossibile districare il rebus delle datazioni e come pero tutto lasci intuire una prima serie di lavori, in parte di architettura, in parte di decorazione pittorica, ne! penultimo decennio del Quattrocento, probabilmente tra il 1485 e il1490. Corollario a questo insieme di problemi è quello relativo alla localiz– zazione dei lavori. Se sembra probabile un primo intervento di decorazione delle sale del corpo centrale resta da stabilire dove si trovasse la cave costruita da Jan de Volupe. Sembra che si debbano escludere gli scantinati sotta la sala grande. Questi sono sl va!tati, ma la volta sembra fosse in costruzione solo ne! 1497 quando si pagava André Vignial de Vallexa "pour deux journées a fere la ogiva de la crota desubt la gran sallà' 375 • Osservando come il termine crota nei documenti valdostani tardomedievali non significhi mai - come potremmo pensare- "cantina", bensl "voltà' o più ampiamente "ambiente coperto a vol– tà', sorge il dubbio che la crota in costruzione fosse, né più né meno, quella del porticato su uno dei cui pilastri si trova proprio il graffita. Tra l' altro non si puo non sottolineare come la presenza del graffita sul quarto pilastro del portico non possa che implicare l' esistenza del portico stesso. Anche il com– pensa precisato dai graffita - 20 fiorini - se si immagina che fosse relativo al solo Jan de Volupe e non a suoi eventuali garzoni e se si pensa che i materiali fossero stati pagati a parte, sembra congruo per un lavoro di quella entità. In altri termini sembra possibile immaginare che ne! terzultimo lustro del secolo Luigi e Giorgio di Challant avessero già avviato un primo inter– venta di rinnovamento del castello che poteva aver implicato la costruzione del porticato - verosimilmente per due piani di altezza, restando il piano superiore - quello dove si trova ora la cappella - ancora aperto a loggia, e la decorazione delle sale principali del corpo centrale. I lavori dovevano poi es– sere stati interrotti per circa un lustro per riprendere più tardi con maestranze diverse. E difatti il fantomatico Jan de Volupe non figurerà più nei conti o nella documentazione d'archivio successiva. Tutto cio naturalmente ipotizzando che il graffita del1489 sia autentico. Le trasformazioni più massicce e significative del castello avrebbero pero preso le mosse solo ne! corso dell'ultimo decennio del secolo. 375 ZANOLLI O . Computa Sancti Ursi, (3 volumi, d'orain avanti abbreviati in CSU 1, CSU Il, CSU III), Aosra 1998, CSU III 7462.
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