Bibliotheque de l Archivum Augustanim - 01/10/2009
216 Bruno Orlandoni corpo centrale. Vedremo tra poco come le gallerie di cui si stavano scavando le fondazioni sembrino essere quelle settentrionali. Dal 29 maggio cominciano ad essere possibili localizzazioni più precise. Si registra per esempio un pagamento ad André Vignial de Vallexa "pour deux journées a fere la ogiva de la crota desubt la gran sallà' 573 • Si tratta dello scantinato al di sotto della sala principale del castello, nel corpo centrale. La sala poggia oggi sopra uno scantinato coperto da volta a botte ribassata. Si puo supporre sia che si stesse costruendo ex novo questa volta in sostituzione di una più antica e più semplice struttura a solaio, sia che si stesse riparando una volta già esistente. Comunque era di certo già esistente la grande sala, che ormai tutti datiamo alle campagne costruttive di lbleto di Challant tra la fine del XIVe l'inizio del XV secolo. Il 24 giugno è documentato un pagamento ad Aymonet Berges "pour curer la terre dehors du selyer de desus la cusina vyellye" 574 • È un'informazio– ne notevole perché ci permette di fissare con certezza la non coincidenza tra la cucina del castello tre e quattrocentesco dei vescovi e di Ibleto di Challant e quella che sarà poi la cucina dell'edificio di Giorgio di Challant. Si po– trebbe anche tentare una localizzazione più precisa, proprio nell'area delle gallerie nord. 1 vani sotterranei nel castello, infatti non sono moltissimi e per esclusione, eliminando il corpo centrale, ci si riduce al vano addossato ad accidente della torre maggiore di nordovest, che si è ormai convenuto di chiamare "torre del vescovo" anche se le analisi più recenti sembrano provare che questa torre sia stata l'ultimo corpo del castello ad essere costruito, e non il primo come si pensava in passato. Questo vano sormonta una cantina, che potrebbe essere il "selyer" citato nel conto, ed è dotato di un camino, che in origine poteva avere un'importanza ben maggiore di quella attuale, proprio in relazione ad usi di cucina. A questa identificazione si oppone oggi l'ipotesi che vede in questi vani gli ultimi ad essere stati costruiti, addirittura oltre i tempi delle campagne di Giorgio di Challant, già al tempo di Renato 575 . Il te– sta dei computa mi pare pero difficilmente equivocabile e non riesco proprio a vedere dove altrimenti localizzare questa cucina vecchia sovrastante ad un cellier almeno seminterrato, cosl chiaramente citati nei conti. Del resto, se è vero che le galeries a cui si stava lavorando erano quelle settentrionali - "verso 573 CSV III 7462. 574 CSV III 7510. 575 DE GATIIS G ./ CORTELAZZOM./ PERINETII R. Dal!o scavo archeologico all'analisi architettonico-strutturale: il caso del castello di Issogne, in Bollettino della Soprintendenza per i Beni Culturali, n. 1, 2003-2004, pp. 176-177.
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